ABC dell’Alchimia e della Magia – Trattato teorico della Scienza dei Magi : Il sistema nervoso umano
Per comprendere profondamente come la mente sia connessa ai piani non fisici è
necessario partire dalle teorie sviluppate da Richard Bandler e John Grinder, che
hanno operato una sorta di reverse-engineering delle facoltà di induzione ipnotica di Milton Erickson. Secondo la PNL il processo cognitivo ha luogo attraverso delle
iterazioni inferenziali chiamate TOTE (test output, test exit) basate su archetipi
generati internamente oppure funzione di input provenienti dal mondo fisico. Tali archetipi sono quindi la risultante dell’insieme delle percezioni provenienti dai 5 sensi a cui corrispondono elementi fisici, logici e virtuali della nostra mente. Un archetipo può essere formato da uno o più tipi di percezioni esterne o interne attraverso un associazione neurale che si rappresenta analiticamente con un vettore <V,U,C,O,G>che simboleggia i sistemi Visivo, Uditivo, Cenestesico, Olfattivo e Gustativo.
Un archetipo può riguardare una percezione totalmente esterna, e si indicherà con il vettore <Ve,Ue,Ce,Oe,Ge>, oppure totalmente interna, e si indicherà con il vettore <Vi,Ui,Ci,Oi,Gi>, o infine mista, e si indicherà ad esempio con il vettore <Ve,Ui,Ci,Oe,Ge>.
Per comprendere la differenza tra percezione esterna o interna, prendiamo ad esempio il sistema visivo: un Vi ed un Ve corrispondono rispettivamente ad una visione autogenerata (fantasia o allucinazione) e ad una visione proveniente dal nervo ottico. Entrambi le visioni sono elaborate dagli stessi centri nervosi e quindi è possibile che esse si sovrappongano.
Il fenomeno della veggenza è un effetto che può essere immaginato come se esistesse anche una Vi”, ovvero una ulteriore visione interna proveniente da un senso visivo che non è fisico e che agisce sui centri nervosi della visione animale utilizzando gli archetipi già memorizzati in esso, imprimendo al sistema nervoso una percezione proveniente da un livello diverso da quello della normale esperienza sensoriale. Essendo il corpo umano connesso tramite il campo elettrico al piano
superiore e tramite il campo magnetico al piano inferiore abbiamo due set di esperienze sensoriali non riconducibili al piano fisico.
Riassumendo abbiamo i seguenti input sensoriali:
<Ve, Ue, Ce, Ge, Oe> rappresenta l’insieme di percezioni provenienti nel sistema nervoso animale dal piano fisico
<Vi, Ui, Ci, Gi, Oi> rappresenta l’insieme di informazioni che sono richiamate dalla memoria o che sono frutto di una elaborazione interna
<Vi+, Ui+, Ci+, Gi+, Oi+> rappresenta l’insieme di percezioni connesse al piano superiore a quello fisico
<Vi-, Ui-, Ci-, Gi-, Oi-> rappresenta l’insieme di percezioni connesse al piano inferiore a quello fisico
Ne consegue che potremmo avere nella nostra esperienza sensoriale un V=Ve+Vi(-), quindi un immagine esterna sovrapposta con un immagine interna che è simbolo (metafora) di un input proveniente dal mondo inferiore, oppure un U=Ui+Ui(+), ovvero un discorso interno tra l’io animale e l’io superiore.
Possiamo quindi immaginare la percezione complessiva come funzione della seguente matrice (4×5)
Vi+ Ve Vi Vi-
Ui+ Ue Ui Ui-
Ci+ Ce Ci Ci-
Gi+ Ge Gi Gi-
Oi+ Oe Oi Oi-
Occorre ora comprendere come i livelli non fisici interagiscono con la mente. Recentemente si è scoperto che le cellule del cervello si attivavano l’un l’altra, in una cascata chiamata “valanga neuronale”. Gli effetti valanga che coinvolgono una catena di neuroni hanno la capacità di modulare l’intensità dell’eccitazione nervosa. Lo stimolo è elettrico, ma per passare da un neurone al successivo necessita di essere convertito alla modalità chimica tramite i neurotrasmettitori. La riserva di questi messaggeri chimici viene depauperata se è trasmessa una serie di successivi impulsi nervosi in sequenza. Si è dimostrato come questo meccanismo, che prende il nome di
“depressione sinaptica”, sia funzionale a spingere il neurone sull’orlo dell’effetto valanga.
Il fenomeno è analogo all’effetto valanga nei diodi Zener: l’effetto zener è un particolare fenomeno, scoperto dal fisico statunitense Clarence Zener, che si verifica in una giunzione P-N quando ai capi della giunzione si applica una forte tensione inversa , provocando un effetto di breakdown, ovvero di brusco aumento della corrente inversa che può portare alla rottura della giunzione. Il campo elettrico, provocato dalla tensione, che agisce sulla giunzione assume un valore tale da strappare elettroni ai legami covalenti lasciandoli liberi di muoversi. Così facendo, gli elettroni producono una corrente di valore tanto più elevato quanto più il campo elettrico è intenso. In entrambi i casi possiamo immaginare un effetto similare ad un bicchiere troppo pieno: se si lascia cadere una sola goccia tutto il liquido mantenuto in equilibrio dalla tensione superficiale deborda a ‘valanga’ dal bicchiere. E qui ritorniamo alla teoria del caos e sulla possibilità di generare macroeffetti partendo da cause microscopiche.
Dato che il campo elettrico è un effetto del piano vibrazionale superiore e che gli effetti tra neuroni sono elettrici o elettro-chimici, possiamo dedurre che il cervello oltre ad essere l’organo del pensiero sia anche la giunzione tra il piano fisico ed il piano superiore che chiameremo MONDO MENTALE.
L’effetto di induzione magnetica ha scarsa importanza nei processi cerebrali poiché sarebbero necessari percorsi microscopicamente piuttosto lunghi perchè si possano ottenere interazioni di una qualche rilevanza. Lunghi percorsi invece li possiamo trovare nel sistema nervoso periferico tra il cervello ed il resto del corpo. La maggior parte di queste connessioni nervose passa per la spina dorsale e si dirama da essa tra le vertebre. Gli stimoli verso gli organi viaggiano sotto forma di treni di impulsi elettrici generando un conseguente campo magnetico indotto. La spina dorsale veicola inoltre le informazioni che provengono dai sensi periferici verso il cervello. Abbiamo quindi scariche elettriche che viaggiano dal cervello agli organi periferici e viceversa. La spina dorsale, data la sua estensione, si comporta elettro-magneticamente sia come conduttore di segnali che come una sorta di antenna di rice-trasmissione, risentendo delle variazioni di campo magnetico terrestre perturbato dalle particelle emesse dal Sole (vento solare) e dall’azione di radioschermaggio e riflessione operata dalla Luna nel suo ciclo intorno alla Terra.
Detto il tutto in numeri:
– 11 anni di ciclo solare (sunspots)
– 29 giorni di ciclo lunare
– 33 vertebre
Possiamo così dedurre che la spina dorsale sia la giunzione tra il piano fisico ed il piano vibrazionalmente inferiore che chiameremo MONDO ASTRALE.
Il cervello è diviso in due parti: un emisfero sinistro e un emisfero destro. Il conscio si situa soprattutto nell’emisfero sinistro, mentre l’inconscio si colloca nell’emisferom destro, fermo restando che invece diverse funzionalità sono bilaterali. Il loro potenziale si può schematizzare nel modo seguente: Conscio 5%, Inconscio 95%.
I due emisferi sono così specializzati:
– EMISFERO SINISTRO: Razionale, Pratico, Logico, Analitico, Matematico
– EMISFERO DESTRO: Emotivo, Creativo, Immaginativo, Intuitivo, Olistico
L’inconscio regola tutta la fisiologia: battito cardiaco, funzionamento dei reni e delle ghiandole, comportamenti ed emozioni. L’inconscio controlla tutto il nostro corpo compreso il sistema immunologico: per questo si possono curare delle malattie risalendo alle cause registrate dall’inconscio. Possiamo definire invece il conscio come quella parte di noi stessi che è consapevole di se stessa e del mondo (la mente conscia). È riconducibile all’emisfero sinistro del cervello ed è quella parte che prende decisioni, pensa, analizza e agisce. È quella parte cioè che elabora informazioni vitali a breve termine.
Secondo studi di psicologia classica il conscio può elaborare un numero di informazioni simultanee che va da 5 a 9 : ciò significa che abbiamo la capacità di concentrarci simultaneamente su un numero massimo di 9 elementi insieme. Sopra a questo numero il processo viene passato all’inconscio che è in grado di analizzare molti più elementi contemporaneamente. Il processo vocale è razionale mentre quello visivo è legato all’inconscio essendo molto complesso il processo di decomposizione e riconoscimento delle immagini.
La PNL caratterizza i sistemi rappresentazionali privilegiati in visivo, auditivo e cenestesico. Alcuni ragionano in termini visivi, hanno una forte immaginazione, traggono da ogni avvenimento la parte visiva memorizzandola e trascurando gli altri elementi. Inoltre hanno un tono di voce molto alto, un volume alto, fanno poche pause e hanno una respirazione veloce. La loro gestualità è descrittiva, le mani si muovono verso l’esterno, hanno una postura eretta e lo sguardo alto. Altri ragionano invece in termini uditivi, parlando ed elaborando sopratutto le parole. Hanno un tono di voce molto armonico oppure monotono, piatto. La loro gestualità è a direttore d’orchestra, ovvero muovono le mani a tempo con le parole, e le tengono vicino alle orecchie. Spesso spostano la testa verso la fonte del suono, tenendo la testa reclinata. Infine i cenestesici danno maggiore importanza alle sensazioni che provano o che hanno provato. Hanno un tono e un volume di voce molto bassi e fanno delle pause piuttosto lunghe, assaporando ogni singola sensazione. La loro gestualità è dall’esterno verso il proprio corpo, arrivando anche all’auto contatto. Le loro spalle sono rilassate, lo sguardo è relativamente basso. Il respiro è profondo, basso, addominale e per questo hanno un colorito roseo.
Lo stato di veglia dallo stato di sonno profondo sono caratterizzati dal cambiamento di sistema rappresentazionale privilegiato: se un soggetto ad esempio è un visivo di giorno diventerà un auditivo durante la notte.
Il ciclo terrestre di 24 ore consente di concedere all’inconscio 1/3 della giornata mentre al conscio 2/3. Sempre detto in numeri:
– 8 ore dedicate all’inconscio
– 16 ore dedicate al conscio
Le tecniche ipnotiche sviluppate nella PNL consentono di portare in superficie lo strato inconscio che normalmente è attivo solo di notte. La parte destra del cervello corrispondente all’inconscio è connessa alle funzioni della parte sinistra del corpo e quindi anche alla giunzione verso il mondo astrale attraverso la spina dorsale e il campo magnetico. La parte sinistra del cervello corrispondente al conscio è connessa alle funzioni della parte destra del corpo e quindi anche alla giunzione verso il mondo mentale attraverso la fitta rete di neuroni nel cervello ed il campo elettrico.
Lo sviluppo delle capacità animali verso il mondo mentale viene chiamata la VIA DELLA MANO DESTRA o THELEMA (dal greco ‘volontà’), mentre lo sviluppo verso il mondo astrale è chiamata VIA DELLA MANO SINISTRA o MAGNETISMO. La semplice induzione ipnotica è chiamata MAGNETISMO
ANIMALE. La via della mano destra è caratterizzata dallo sviluppo della volontà mentre quella
della mano sinistra dalla conoscenza. L’accrescimento parallelo attraverso entrambe
le vie è ciò che porta l’uomo al pieno concepimento della consapevolezza superiore.
Da Abc dell’alchimia e della magia – Francis Xavier
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