Storia del Ghost Hunting Parte 4 : Le investigazioni di due fisici: Faraday e Crookes
A metà dell’800, il fisico e chimico britannico Michael Faraday ( immagine / 1791-1867) ha contribuito allo studio sull’elettromagnetismo e sull’elettrochimica. Fra le sue principali scoperte ci sono i principi alla base dell’induzione elettromagnetica, quelli del diamagnetismo e dell’elettrolisi. Per quanto sia ricordato nell’ambito della ricerca sul paranormale per la cosiddetta Gabbia di Faraday (o Scudo di Faraday), inventata nel 1836, utilizzata per bloccare i campi elettromagnetici, si dimentica forse che nel 1850, Faraday lanciò una campagna pubblica contro la pseudoscienza e lo spiritismo, dilaganti in quel periodo soprattutto in Inghilterra.
Faraday obiettò in particolare alle affermazioni che le forze elettriche o magnetiche erano responsabili dei fenomeni paranormali, come la rotazione dei tavoli nelle sedute spiritiche e la comunicazione con i morti. Faraday smascherò gli inganni di spiritisti, chiaroveggenti e medium e scoprì anche la credulità di un pubblico che per scarsa conoscenza scientifica si faceva ingannare facilmente. Ma nonostante i suoi sforzi, il fascino sul paranormale in epoca vittoriana, aumentò considerevolmente. Faraday in sostanza diventa il pioniere di controversie che ancora oggi esistono sull’educazione scientifica e il divario fra scienza e religione.
Nel 1859 il ricercatore psichico Robert Dale Owen (1801-1877), forte sostenitore dello spiritismo, pubblica un libro che consiglio di leggere a chi volesse sapere come siano andate le cose alle sorelle Fox: Footfalls of the Boundary of Another World. Si tratta di un bel tomo di oltre 500 pagine in cui è raccontato un resoconto dettagliato delle indagini di Owen sui contattati spiritici delle Fox, con interviste non solo alle protagoniste, ma anche a vicini e conoscenti, e molte altre informazioni legate alla ricerca sul paranormale di quegli anni. Nonostante le ristampe non siano così perfette perché sono copie dell’originale abbastanza datato, resta un libro che vale la pena di possedere in casa, soprattutto se si è appassionati del paranormale. Da ricercatore non potevo farmelo mancare nella sua versione cartacea, ma è reperibile anche in formato digitale.
Qualche anno più tardi, nel 1861, il chimico e fisico britannico Sir William Crookes (1832-1919), inventore del precursore del tubo catodico e autore delle prime prove sperimentali sull’esistenza dell’elettrone, condusse la sua prima indagine paranormale su Kate Fox, una delle tre famose sorelle del movimento spiritista.
Si occupò anche di studi su altri presunti medium dell’epoca: Florence Cook e Daniel Dunglas Home. Nel 1862 a Londra viene rifondato il Ghost Club con l’aggiunta di nuovi membri che hanno fatto la storia del paranormale, come Peter Cushing, Sir Shane Leslie, Eric Maple, il ricercatore Peter Underwood, noto per la sua teoria che lega i fantasmi ai buchi spazio-temporali e più tardi anche da Maurice Grosse, che diverrà noto per la sua indagine con la Society for Psychical Research sul poltergeist di Enfield. Il Ghost Club è attivo ancora oggi. Fra le indagini più famose del Ghost Club, voglio ricordare quella alla Queen’s House a Greenwich, in cui fu scattata nel 1966 una delle più famose fotografie di un presunto fantasma (ma di questo parleremo poi), e quella al Glasgow Royal Concert Hall, in cui ancora oggi molti gruppi d’investigatori, chiedono la possibilità di poter fare un’indagine, divenendo un luogo di pellegrinaggio per moltissimi di loro.
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