Storia del Ghost Hunting Parte 5 : I Medium e la Stanza dello Spirito
I Medium e la Stanza dello Spirito
A seguito della nomea del medium scozzese Daniel Dunglas Home nella foto, (1833-1886) per aver levitato fuori da una finestra al primo piano, fluttuando fino al terzo della casa di Lord Adare (Edwin Richard Wyndham-Quin), nel 1868 a Londra, Crookes iniziò a testare il medium tre anni più tardi. Le indagini continuarono per due anni, nell’intento di verificare se questi fenomeni di levitazione, di materializzazione e telecinesi, fossero reali o frutto di frode. Un suo forte sostenitore non poteva che essere Sir Arthur Conan Doyle, affermando che Home fosse un medium insolito per le sue ben quattro facoltà medianiche: la vocalità diretta, in altre parole potersi farsi udire dagli spiriti; la parlata in trance, che permetterebbe agli spiriti di parlare attraverso se stesso; la chiaroveggenza che gli permetteva di vedere cose oltre il senso della vista; e la medianità fisica capace di muovere oggetti a distanza e poter levitare.
La più grossa cantonata di William Crookes venne da Florence Cook (1856-1904), una delle più famose medium del movimento spiritista di quegli anni. Era nota per la sua capacità di produrre materializzazioni di spiriti, specialmente quelli della sua guida spirituale, Katie King. Nel tempo, il fantasma di Katie, cominciò a raccontare sempre più di sé, tanto di divenire lo spirito legato alla vita di Florence per moltissimi anni. Apparve per la prima volta in occasione agli inizi del 1852 in alcune sedute la famiglia Koons, contadini autodidatti, ma molto ben informati sulla filosofia e la politica di quel tempo, e nelle sedute dei fratelli Davenport, che è già tutto dire.
L’interesse dei Koons per i fenomeni spiritici si deve al capofamiglia Jonathan, quando s’imbatte in alcuni articoli che raccontano le comunicazioni via colpi (rap) della famiglia Fox. (nella foto Un ritratto del 1843 dei coniugi Koons)
Iniziò così a partecipare a diverse sedute in tutta l’Ohio, scoprendo di avere anch’egli il dono di medium. Quando tornò a casa nei pressi di Athens County, sul monte Nebo, si convinse che anche sua moglie Abigail e il figlio maggiore Nahum, fossero dotati di capacità psichiche. I Koons raccontarono di aver costruito una camera soprannominata “Stanza dello Spirito” per volere delle entità che entravano in contatto con loro. Si trattava di una capanna di legno che misurava 3,6 x 4,3 metri, con tre finestre chiuse, una sola porta e un soffitto alto 2,13 metri. Ovviamente le misure espresse dagli spiriti furono in piedi e non in metri, ma era per darvi un’idea. La stanza fu arredata con panchine che potevano contenere circa venti persone. Le richieste degli spiriti furono più dettagliate: la stanza doveva contenere alcuni strumenti musicali come una chitarra, una fisarmonica, una tromba, un tamburo tenore, una grancassa, due violini, un corno di latta, una campana del tè, un triangolo e un tamburello. Koons non era un uomo ricco e non poteva permettersi tutti gli strumenti, fra l’altro difficili da trovare in quella zona remota dell’Ohio, ma grazie ad aiuti da parte di vicini, riuscì a recuperare quelli necessari. Gli spiriti però sembrarono essere un tantino esigenti: richiesero due tavoli, una rastrelliera per gli strumenti musicali e un filo con cui sospendere alcune piccole campane e alcune immagini di colombe ritagliate da fogli di rame. Questa stanza divenne così popolare da far giungere in quella zona remota moltissime persone curiose e credenti nello spiritismo fino al 1858. Ebbero anche dei concorrenti, la famiglia Tippie, che viveva a tre miglia di distanza nella valle, e che costruirono una stanza simile. I Tippie avevano ben dieci figli e vantavano di esibizioni musicali da parte degli spiriti. Gli spettatori non videro mai mani spiritiche suonare quegli strumenti come accadeva invece nella casa dei Koons, quindi cominciarono a esserne delusi. In seguito, viste le delusioni e i mormorii, i Tippie si spostarono in Colorado e, dato che la stessa sorte toccò anche ai Koons, questi traslocarono nell’Illinois. Dopotutto anche le sorelle Fox dovettero spostarsi quando le cose si fecero scottanti.
Per far placare un po’ di troppa curiosità da parte d’investigatori e gli animi dei visitatori delusi, Jonathan Koons (1801-1893) annunciò che lo spirito guida John King era partito e che il suo corno di latta aveva smesso di essere suonato. Koons si dedicò per un certo periodo a rispondere alle lettere di molti curiosi che scrivevano allo Spiritual Telegraph, per poi sparire definitivamente dal panorama spiritualista. Davvero accaddero tali concerti spiritici all’interno delle Spirit Rooms? Dopotutto ci sono molti resoconti dettagliati su quelle sedute. Per prima cosa c’è da dire che quelle relazioni furono scritte da spiritisti dichiarati che visitavano la Stanza dello Spirito solo per confermare le loro convinzioni.
Di certo questo non portava denaro né ai Koons né agli spiritisti, ma come sappiamo, spesso su questi argomenti la notorietà fa parecchia gola. E allora perché svanire senza lasciare traccia dopo soli sei anni da medium? E cosa è successo loro dopo aver lasciato la contea di Athens? Facendo qualche meticolosa ricerca, scopro che il primogenito della famiglia, Nahum Ward Koons (1837-1921 nella foto Un ritratto di Nahum Ward Koons con suo padre Jonathan), si trasferì con la sua famiglia nella contea di Franklin, nell’Illinois, dove avevano portato con loro anche il padre Jonathan. Evidentemente la madre Abigail doveva essere già morta. Lasciarono lì Jonathan per poi trasferirsi nella contea di Perry nel Missouri dove vi abitarono fino al 1880 per poi ritornare in Illinois. La moglie di Nahum morì nel 1899, mentre lui nel 1921 all’età di ottantaquattro anni. Dal necrologio parrebbe che Nahum continuò in sordina a fare lo spiritista nelle varie contee ma solo in forma strettamente privata. Il fatto che Florence Cook iniziò a far sentire la voce dello spirito di Katie proprio durante le sedute, fa già pensare a un imbroglio. Katie era figlia dello spirito guida dei Koons, John King, buffo eh? In realtà i nomi di padre e figlia non erano quelli reali. Si dice che Kate in vita fosse stata Annie Owen Morgan, figlia del pirata Henry Morgan, cavaliere e governatore della Giamaica, che preferiva farsi chiamare John King nell’aldilà. Annie adottò quindi quel nome seguendo l’esempio del padre. Si dice anche che Annie e Henry Morgan furono dei grandi bugiardi e imbroglioni, nonché un’adultera e un ladro. Per espiare queste colpe, dopo la morte, avrebbero avuto la missione di dimostrare al mondo la verità dello spiritualismo e, naturalmente, di dimostrare i talenti di alcuni medium in particolare, fra cui appunto i Koons per il padre e Florence Cook per la figlia.
Il fantasma di Katie King
Non mancherò di raccontare la vicenda in un articolo dedicato a Florence Cook e alle indagini di William Crookes, ma in questa panoramica vi dirò che Crookes si convinse della genuinità della collaborazione fra Florence Cook e lo spirito di Katie King, seppure i critici non ne fossero entusiasti.
Katie assomigliava molto a Florence e nonostante i trucchi sembravano rivelare un’autenticità dei fenomeni, le indagini attorno alla medium si fecero sempre più serrate per via della sua popolarità. Dopotutto non bastava citare l’integrità di Crookes come scienziato per convincere l’opinione pubblica e i comitati scientifici. Si sospettò persino che Crookes avesse una relazione sentimentale con la medium, il che spiegherebbe la sua volontà di aiutarla a perpetrare la frode.
Il fantasma di Katie era quindi reale? Non si sa se Crookes fosse coinvolto in queste frodi, anche se sua moglie lo sospettò, giacché la loro relazione venne sempre più burrascosa dopo il coinvolgimento con la Cook. Probabilmente era innamorato della medium e si giocò la sua reputazione da scienziato pur di coprire le frodi. Secondo la storica Sherrie Lynne Lyons, nel suo libro Species, Serpents, Spirits, and Skulls: Science at the Margins in the Victorian Age (Specie, serpenti, spiriti e teschi: scienza ai margini nell’età vittoriana) del 2011, “Qui c’era un uomo con una reputazione scientifica impeccabile, che ha scoperto un nuovo elemento, ma non è riuscito a individuare una vera zitella dal vivo che si stava mascherando da fantasma”.
Secondo le ricostruzioni, Florence Cook ( nella foto con Crookes) talvolta faceva uso anche di un’aiutante a impersonare lo spirito di Katie, ma il più delle volte era aiutata da qualcuno a interpretarlo lei stessa lasciando nella cabina al suo posto, la complice. Ciò che raramente si legge è che il fantasma di Katie coinvolgesse gli spiritisti e altri testimoni nelle sedute, per lo più uomini, girovagando per la sala buia seminuda, sedendosi sulle loro ginocchia, accarezzando e facendosi toccare. Una sorta di flirt con i testimoni avrebbe confuso di più i malintenzionati, soprattutto quando si racconta che qualche volta faceva cadere le sue vesti mostrandosi completamente nuda e dicendo “Ora potete vedere che sono una donna”. Quindi Florence sosteneva la parte di Katie o erano sue manifestazioni intime di donna repressa? Una cosa è certa: Crooks ne era molto coinvolto, tanto da omettere nomi e cognomi dei testimoni presenti. Comunque furono troppe le testimonianze che Katie somigliava a Florence. Era solo Crookes per lo più a non notarle e, al contrario, ad annotare le differenze fra le due.
Nel rapporto finale del 1874, Crookes affermò che tutti e tre i medium, Kate Fox, Dunglas Home e Florence Cook, produssero fenomeni paranormali autentici e queste affermazioni furono sonoramente derise dalla comunità scientifica.
Visto le pressioni e i sospetti, nel 1875, la Cook fece rivelare a Katie che avrebbe presto lasciato Florence e che il suo tempo sulla Terra sarebbe presto finito. Ma questo è raccontato da Crookes come unico testimone. Secondo il suo racconto, Katie fece un’ultima apparizione e poi si diresse verso il punto in cui Florrie, così la chiamava lui, giaceva sul pavimento. Una volta che Katie uscì dalla vita della medium, rivelò allo scienziato che si era fidanzata con un certo Edward Corner e che si sarebbero sposati. Dopo sei anni la Cook tornò a far parlare di sé con un nuovo spirito guida: quello di Marie. In una seduta del 1880, un certo George Sitwell notò che gli abiti di Marie coprivano i corsetti, quindi allungò la mano e la afferrò. La strinse così forte a sé cercando di trascinarla verso la cabina e quando spostò la tenda, scoprì che la sedia dove avrebbe dovuto trovarsi seduta la medium Florence, era vuota. Si dice che il lupo perda il pelo ma non il vizio, infatti, Florence/Marie indossava solo le mutande. Dopo l’ultima seduta del 1899, la Cook si ritirò e morì nell’aprile 1904 a Londra.
William Crookes rimase sbalordito dalle travolgenti critiche dei suoi colleghi scienziati per le sue investigazioni, ma nonostante l’abbandono delle indagini sulla Cook, anche per via della delusione sentimentale, rimase un convinto sostenitore della ricerca psichica fino alla sua morte nel 1919, dove lasciò solo alcune fotografie di Florence Cook e del suo spirito guida Katie King, perché il resto fu distrutto assieme ai negativi. (nella foto Due delle immagini dell’apparizione di Katie King)
Le fotografie furono scattate con cinque macchine fotografiche diverse, fra le quali due stereoscopiche, che funzionavano simultaneamente durante le sessioni. Le immagini però sono ancora oggi discutibili per la scarsa luminosità e per via che la maggior parte non mostrano Florence e Katie nello stesso scatto. Esiste una fotografia che ritrae Crookes che cammina a braccetto con lo spettro di Katie, ma anche l’osservatore meno attento può costatare le ovvie somiglianze fra Katie e Florence. In un altro scatto c’è Katie in piedi e sullo sfondo Florence in apparente stato di trance. Peccato però che “stranamente” il viso di Florence non sia visibile perché tagliato. In quella dove invece la Cook è riconoscibile e in “stato di trance”, lo spirito di Katie è nascosto da un velo “ectoplasmico”.
Su William Crookes rimane il dubbio che ci avesse davvero creduto in quei fenomeni, oppure che il suo coinvolgimento emotivo con Florence Cook abbia in qualche modo portato lo scienziato a dichiarazioni fasulle anche sugli altri due medium. Dal 1896 al 1897 fu presidente della Society for Psychical Research.
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