Levitazione
Fenomeno paranormale che consiste nel sollevare oggetti senza toccarli o, più specificamente, nel rimanere sospesi in aria senza appoggio visibile. La parapsicologia tende a far rientrare tale fenomeno nelle manifestazioni ectoplasmatiche, psicocinetiche e telecinetiche.
La Levitazione è un termine usato in ambito parapsicologico e starebbe ad indicare una una delle espressioni fisiche della psicocinesi. Questo presunto fenomeno si verifica spesso in concomitanza con altre facoltà come ad esempio la medianità. Più spesso è associata a fenomeni paranormali e mistici come la possessione, vari tipi di trance, le infestazioni di fantasmi, il rapimento mistico e la stregoneria. ( nella foto maestro yoga Subbayah Pullavar- 1936 )
Per levitazione si intende il sollevarsi in aria di un oggetto materiale o di una persona che, come dice la parola, sembra divenire così leggera da sfuggire alla legge gravitazionale, fluttuando nell’aria come se si trattasse di una foglia sollevata dal vento; così, almeno, in certi casi eccezionali.
È celebre la cosiddetta levitazione storica di Daniel Dunglas Home, il più celebre medium di tutti i tempi. Essa avvenne nella notte del 13 dicembre 1868. Home, alla presenza di vari testimoni, passò da una finestra all’altra di un edificio, in uno stato di trance.
Questo volo del medium, a 50 piedi dal livello stradale, diede la stura a molto scetticismo e a molti commenti beffardi.
Questo fenomeno può essere facilmente truccato da abili illusionisti. Oscar Quevedo, direttore del Clap (Centro Latino-Americano di Parapsicologia), ricorre talvolta a questa tecnica per smascherare i ciarlatani, che dicono di esser in grado di produrre fenomeni di carattere parapsicologico a piacimento. La levitazione autentica, come tutti i fenomeni paranormali, avviene in modo spontaneo, non si può cioè provocare su richiesta e a un’ora prestabilita.
Assai numerosi sono i casi di levitazione che si riscontrano tra i mistici.
Tipico ed emblematico è il caso di san Giuseppe da Copertino (1603-1663), chiamato “il santo dei voli”. Si dice che si sia elevato da terra in oltre cento occasioni. Almeno una settantina di “voli” avvennero durante la sua gioventù nel paese natale, a Grottella, presso Copertino.
«Mi sembra che se…ognuna delle storie sulla levitazione fosse vera…sarebbero importanti, almeno in un ottica generale», afferma Grosso. «Si aggiungono alle prove che rendono l’idea del materialismo abbastanza insostenibile».Per millenni, la società umana ha trovato «diversi metodi per dialogare con la divinità». Però, negli ultimi cent’anni l’umanità è si è rivolta sempre più a un materialismo assoluto, negando tutto ciò che non sia stato misurato fisicamente. Eppure sentori di qualcosa di più non sono solo fantasia; essi sono radicati in vere esperienze.
«Ci sono modi per tornare alla dimensione poetica, magica e trascendente dell’esperienza umana», afferma Grosso, il quale ha conseguito un dottorato in filosofia presso la Columbia University ed è ufficiosamente associato alla divisione degli studi percettivi dell’università della Virginia. Ha scritto un libro su un particolare caso di levitazione: avrebbe – sostiene – tutte le caratteristiche di una vera levitazione. Aveva un contratto con la Oxford University Press per la pubblicazione del libro, ma rifiutandosi di moderare il suo entusiasmo per la levitazione, come gli è stato chiesto, il contratto è stato rescisso. Il libro verrà pubblicato dalla Rowman & Littlefield, con il titolo The Man Who could Fly:St. Joseph of Copertino and the Mistery of Levitation (L’uomo che sapeva volare: San Giuseppe da Copertino e il mistero della levitazione).
San Giuseppe da Copertino (1603-1663) a volte fluttuava a pochi centimetri dal suolo, a volte volava in alto nel cielo, davanti a grandi folle in tutta Italia. Il processo di canonizzazione della Chiesa comprende indagini approfondite, e quindi molti resoconti scritti, tra cui 150 dichiarazioni di testimoni oculari che hanno fornito informazioni dettagliate sulle levitazioni di Copertino.
Alcune persone oggi tenderebbero a respingere questi fatti come un’illusione provocata dal fervore religioso o come l’ingenua superstizione di una società relativamente primitiva. Ma secondo Grosso «un fatto è un’entità senza tempo».
Riguardo alle potenziali obiezioni degli scettici ha affermato: «Non reggono, non per 35 anni e con tutti quei testimoni coinvolti…I testimoni erano le persone più altolocate, cardinali, un papa, gli stessi inquisitori».
Anna Maria Turi in un suo studio, tuttora facilmente reperibile, tratta abbastanza diffusamente delle levitazioni che si sono verificate nella vita di questo santo. Degne di nota sono alcune osservazioni della ricercatrice. Queste strane estasi presentano le caratteristiche del fenomeno chiamato “catalessi”: in diverse occasioni fu avvicinata alla bocca del santo una candela accesa, ma essa non si spense. Sembra che le levitazioni di san Giuseppe da Copertino fossero una forma di compensazione psicologica al desiderio di attenzione e autorealizzazione che gli furono negate dalla sua infanzia. Le cronache narrano infatti che il santo fu allevato da una matrigna veramente diabolica; questa trovava sempre nuove occasioni per infliggere al piccolo ogni genere di soprusi e di umiliazioni.
È possibile trovare una spiegazione di questo fenomeno così strano e nello stesso tempo così affascinante? Secondo alcuni lo stato di trance del sensitivo faciliterebbe la liberazione e la trasformazione delle sue energie somatiche da parte dell’inconscio con le note conseguenze.
In una casa stregata queste energie escono dal soggetto e colpiscono gli oggetti circostanti, provocando il cosiddetto Poltergeist.
Invece, nei casi di levitazione le energie restano come concentrate nel “sensitivo” e lo stimolerebbero a sollevarsi dal suolo.
Oggi sappiamo che il campo elettromagnetico, il campo delle interazioni deboli di Fermi e il campo di gravità non sono che casi specifici di un campo unitario.
Nel mondo Orientale
Nell’Induismo i poteri di levitazione del corpo sono chiamati “potere della rana” (dardura-siddhi) e sono attribuiti limitatamente ad alcuni maestri (guru) dotati di poteri spirituali: i siddha, coloro che hanno il potere (siddhi) della leggerezza (laghiman). Il maestro yoga Subbayah Pullavar ( nella foto) nel 1936 ha levitato orizzontalmente davanti a 150 persone sospeso su di un bastone coperto da un panno. Shirdi Sai Baba era maestro della levitazione nel sonno. Nel Buddhismo questi poteri sono attribuiti storicamente allo yogi Milarepa.
Maharishi Mahesh Yogi ha fondato nel 1975 una scuola di meditazione di volo yogico, come estensione della Meditazione Trascendentale, il quarto stadio di coscienza. Si chiama tecnica TM-Sidhi.
Il volo yogico ha tre livelli. Lo stadio iniziale è saltellare su e giù seduti nella posizione del loto, il secondo stadio è lievitare, il terzo stadio è volare. Secondo Maharishi, il volo yogico è un fenomeno creato da uno specifico pensiero proveniente dal più semplice stato di coscienza, chiamato Coscienza Trascendentale