Cos’è la Wicca?
La stregoneria Wicca non è collegata alla stregoneria medievale, né agli atti profanatori e ai sacrifici tipici delle sette sataniche, in quanto essa non si rifà al culto del demonio, ma al neopaganesimo. Essenzialmente, si può dire che le forme di stregoneria contemporanea, e il movimento neopagano stesso, sono stati generati dalle opere di Gerald Gardner. Altri autori che hanno contribuito in modo notevole all’avanzamento della Wicca sono Patricia Monaghan, Silver Ravenwolf e Doreen Valiente.
I seguaci della Wicca (wiccan, o wiccani) credono a divinità ed entità naturali – principalmente, una “Madre Dea“ nelle sue diverse rivelazioni (l’autrice neopagana Starhawk scrive che “la Dea ha infiniti aspetti e migliaia di nomi … ella è il mondo e tutte le cose che esso contiene”) e, in alcuni casi, un “Dio Cornuto“, suo consorte. La Dea e il Dio sono generalmente intesi come personificazioni della fonte divina di tutte le cose, che in se stessa non è conoscibile né comprensibile (così Cunningham), ma che è immanente in tutta la creazione: rocce, alberi, esseri viventi, ecc.
Alcuni wiccan hanno abbandonato del tutto la personificazione, preferendo intendere gli dèi come meri concetti metafisici. La maggior parte dei wiccan comunque li accettano come personificazioni o emanazioni; la Madre Dea viene da essi associata con la luna e invocata con nomi diversi (ad es. Astarte, Diana, Artemide, ecc.); il Dio è invece associato con il sole, e a differenza della Dea muore e rinasce ogni anno.
Antica o moderna?
Diversi wiccan sono legati all’idea che la Wicca sia essa stessa un‘antichissima forma di spiritualità precristiana; cioè, la continuazione diretta di antichi culti di fertilità pagani – specialmente dell’Europa del nord e delle isole britanniche – preservati nel corso dei secoli dalle streghe stesse (per questo si parla di “tradizioni” wiccan).
Numerosi altri wiccan riconoscono invece che la Wicca si rifà al paganesimo e ha origini moderne. Le teorie sulla stregoneria come continuazione delle antiche religioni pagane, furono diffuse tra il 1921 e il 1933 da Margaret Murray, che le presentò come fatto storicamente accertato.
Numerosi studiosi hanno però dimostrato che le teorie di Murray non hanno alcun reale fondamento storico, e che non esistono connessioni tra i culti dell’Età del Bronzo e la stregoneria descritta da Murray (1 vedi note sotto).
Parlando a un convegno sulla storia della Wicca in Inghilterra, la wiccan J. Phillips commentò: “Nel 1954… il lavoro di Murray era ancora tenuto seriamente in considerazione, ed ella rimase per diversi anni il punto di riferimento sul soggetto della stregoneria per l’Enciclopedia Britannica. Oggi naturalmente le sue dichiarazioni [di Murray] sono state ampiamente screditate, e lei rimane per noi, se non fonte di accuratezza storica, almeno fonte di ispirazione. … Murray può aver finto una veridicità storica affinché il suo lavoro fosse pubblicato ai suoi tempi”.
Nondimeno, le teorie di Murray influenzarono molti suoi contemporanei, tra cui Gerald Brosseau Gardner (1884-1964).
Le origini della Wicca
Fu Gerald Gardner a creare la moderna Wicca (che lui chiamava “wica”), divulgandolo come quella forma di antico paganesimo suggerito da Murray. Gardner sosteneva di essere entrato in contatto con una congrega di streghe, e in particolare con la vecchia Dorothy Clutterbuck, che lo avrebbe iniziato ai rituali Wicca nel 1939. Diversi studiosi, anche pagani, ritengono però certo che la “vecchia Dorothy” (che, stando al certificato di nascita, era di poco più grande di Gardner) non fosse una strega.
I wiccan Farrar e Bone scrivono: “Crediamo che le conclusioni di Aidan [Kelly] fossero corrette; la Wicca gardneriana era una creazione di Gardner e della sua sacerdotessa; e più ancora, una creazione di Doreen Valiente, la quale convertì molto materiale letterario in poesia per i Riti. Un buon esempio di questo è, naturalmente, “Charge of the Goddess“, che nella sua forma originale si trova in Aradia, di Leland. La maggior parte del materiale gardneriano deriva dalla letteratura – anche “The Triple Goddess” che era una sintesi di Robert Graves delle tradizionali nove dee d’origine greca e romana”.
La wiccan T. Paajanen, curatrice di un portale internet sulla Wicca, sottolinea: “Molti wiccan – di solito novizi – spesso parlano di antiche origini della wicca, o di come la wicca sia stata praticata per migliaia di anni. … Nel 1954 Gerald Gardner pubblicò il primo libro sulla wicca, Witchcraft Today. … Molti oggi non sono convinti delle affermazioni di Gardner, e ritengono che i suoi scritti furono più una sua invenzione che delle vere e antiche pratiche tramandate per generazioni (2 vedi note sotto).
Gli interessi di Gardner per l’occultismo e la magia cerimoniale gli fornirono parecchio materiale di base su cui lavorare. Sebbene la wicca può contenere idee e concetti basati sui culti antichi, la moderna wicca è nata non prima dei nostri anni ’50”.
Gardner attinse infatti alle più disparate forme di occultismo, ai misteri della Framassoneria e dei Rosacrociani (era membro di entrambi i gruppi), alla Teosofia, alla magia rituale e sessuale, a vari testi esoterici (come la Chiave di Salomone), e alle dottrine religiose e occulte orientali e asiatiche. Fondandosi su di esse, Gardner introdusse nella Wicca concetti come la reincarnazione e il nudismo cerimoniale (Gardner era diventato un nudista convinto dopo un viaggio a Ceylon). Egli si basò particolarmente sulle dottrine dell’occultista Aleister Crowley(3 vedi nota sotto), che si autodefiniva “la grande bestia”, “l’anticristo”, e “l’uomo più malvagio del mondo” (in The World’s Tragedy, XXXI, Crowley scrive: “Quella religione che essi chiamano Cristianesimo … è il loro Dio e la loro religione che io odio, e che distruggerò”).
Gardner e Crowley
Già al tempo del suo primo libro sulla stregoneria, Gerald Gardner era affiliato all’ordine di Crowley. Sul suo libro “High Magic’s Aid” (1949), accanto allo pseudonimo “Scire” apparivano la sigla dell’ordine di Crowley e il grado ricoperto da Gardner. Gardner aveva conosciuto Crowley nel 1946 tramite Arnold Crowther. Divenuto membro del suo ordine, gli commissionò dei rituali che rielaborò per il suo Libro delle Ombre (il libro di rituali Wicca). Prima degli inizi del secolo scorso non c’è alcuna evidenza storica di questo libro. Alex Sanders, fondatore della tradizione alessandrina, afferma:
“Il libro delle ombre è uno dei libri più controversi nella stregoneria moderna. Molte streghe moderne ritengono che parti di esso siano state adattate dai rituali del Golden Dawn, che era formato nel 1888 da MacGregor Mathers, Westcott, e Woodman. Altri ritengono che vi siano aggiunte da Aleister Crowley e Dion Furtune. Francis King, autore di Ritual Magic in England, afferma di aver letto delle lettere di Gerald Gardner, in cui egli commissionava ad Aleister Crowley la produzione di parti del libro delle ombre”. È interessante notare anche che il Rede della Wicca, ossia il credo che per la maggior parte dei wiccan costituisce la sola regola di vita (essi ritengono che non esiste alcuna regola morale assoluta e vincolante), è il seguente: “fai ciò che vuoi, senza far male ad alcuno”. La frase “fai ciò che vuoi” era “il tutto della legge” di Crowley (si noti il netto contrasto con le parole di Gesù, il quale insegna che il tutto della legge è “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso”).
La sacerdotessa Doreen Valiente riconobbe che “l’influenza di Crowley era molto evidente nei rituali” (le parole del rituale di terzo grado ad esempio sono praticamente uguali al relativo brano della messa gnostica di Crowley). Gardner le spiegò che questo era dovuto al fatto che i rituali che gli erano stati “tramandati” erano tanto frammentari da essere inutilizzabili, e così era stato costretto a completarli con altro materiale. In seguito, Valiente affermò di aver convinto Gardner a sostituire parte dei testi di Crowley con altri tratti principalmente da Aradia,
il “vangelo delle streghe” di Charles Godfrey Leland (1824-1903). Gli elementi rimasti della dottrina thelemica sono in ogni caso sufficienti ad attribuire a Crowley un ruolo determinante nella creazione dei rituali. In molte tradizioni Wicca, esiste poi il concetto di “Guardiani”, proveniente anche questo dal Golden Dawn. Sebbene il concetto vari da tradizione a tradizione, Grimassi (un autore wiccan) li ha descritti come “un’antica razza al di là della forma fisica”, che assistono e vegliano sui wiccan durante le loro pratiche magiche. Grimassi li ha equiparati direttamente alle “potestà dell’aria” di cui parla la Bibbia (cfr. Efesini 2:2), arrivando a citare il libro di Enoch, dove essi sono indicati come “gli angeli ribelli che seguirono l’Avversario nella sua guerra”.
Alla tradizione gardneriana si affiancarono negli anni numerosi altri insegnamenti. Il lavoro di Gardner infatti influenzò altri – Alex Sanders, Sybil Leek, Raymond e Rosemary Buckland, oltre ai Farrar, Cunningham, ecc. – che se ne fecero portavoce e ne modificarono ulteriormente gli insegnamenti. Leek, ad esempio, modificò i rituali e gli insegnamenti gardneriani, e divulgò la propria versione di stregoneria neopagana facendo proseliti negli Stati Uniti negli anni ’60 (i Buckland restano i principali artefici della diffusione della stregoneria gardneriana negli USA). Nello stesso periodo, Alex Sanders diede vita alla tradizione alexandriana, che unisce le idee gardneriane a numerosi elementi occulti non pagani provenienti dalla Kabbalah, dal Golden Dawn, ecc.
Tra gli anni ’60 e gli anni ’80 nacquero dozzine di nuove tradizioni Wicca; generalmente venivano costruite partendo da elementi folkloristici, o del paganesimo celtico (ad esempio la tradizione celtica o faerie), kabbalah, druidismo, naturalismo, fino alla stregoneria medievale.
Oggi esistono numerose congreghe ispirate alle diverse tradizioni, ma le loro origini possono in definitiva essere tracciate agli scritti gardneriani. (Credits – Autore del brano: F. Serra)
Note e riferimenti: (1) Greer, Cooper, Ginzburg, e altri studiosi hanno smentito che la Wicca sia la continuazione di quei culti. Nel 1998 P.G. Davis, professore di studi religiosi all’Università Prince Edward Island, ha pubblicato una dettagliata valutazione critica delle affermazioni teologiche, antropologiche e storiche del movimento neopagano, dimostrando che l’idea di un antico culto pre-cristiano di una madre dea è un mito. Alle stesse conclusioni è giunto nel 1999 lo storico R. Hutton, noto studioso di religioni pagane britanniche.
(2) I wiccan Farrar e Bone sottolineano: “È importante ricordare che le tracce di “finta storia” abbondano. Ad esempio, per molti anni Alex Sanders sostenne di essere stato iniziato da sua nonna. Un po’ come per il caso della congrega del New Forest di Gardner. Lady Sheba pubblicò il suo Libro delle Ombre (termine tipicamente gardneriano) negli anni ’80: era quasi interamente un Libro gardneriano, eppure – come spesso accade – lei diceva che le era stato tramandato da sua nonna”.
(3) Diverse personalità wiccan come i Farrar e Valiente riconoscono lo stretto legame tra Crowley e i riti gardneriani, ma tengono a sottolineare che “Crowley non era un satanista”. Sarebbe più corretto dire che Crowley non era definibile “tecnicamente” come satanista; in realtà, egli era profondamente legato al simbolismo satanico. Crowley non si limitava a praticare la magia cerimoniale. La magia cerimoniale del Golden Dawn includeva non solo la kabbalah e i grimori medievali, ma anche divinità egizie, divinità greche, e yoga. Crowley enfatizzò gli elementi egizi, sminuì quelli “cristiani”, e ve ne aggiunse numerosi altri – ad esempio, le invocazioni a Satana nel L. Samekh, oltre ai continui riferimenti a se stesso come alla “Bestia 666” e altre simili dichiarazioni (tra tutte, cito: “Io servo il mio grande signore Satana, e quell’augusto concilio composto da [segue un elenco di nomi di demoni]). Poco importa se Crowley asseriva che satana era un’invenzione dei Fratelli Neri e rappresentava essenzialmente l’uomo autonomo e “dio di se stesso”, negatore di Dio e votato alla disobbedienza. Non è semplice gusto di bourgeois, ma un sofisticato uso della menzogna, tipico e degno di colui al quale Crowley aveva votato la propria vita. In realtà, la lucida attitudine di Crowley era bene in linea con la tradizione letteraria satanica del 19° secolo (nella forma più sofisticata di satanismo, il nome satana viene inteso in senso “ironico”). Altri ancora sostengono che il simbolismo satanico di Crowley può essere reinterpretato e letto in termini pagani, ma questo è fin troppo vero per molte forme di satanismo.
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