TEORIE DELL’OCCULTISMO
L’Occultismo è, nella sua essenza, una filosofia tradizionale e al contempo un positivismo trascendente.
Riassumiamo le sue principali teorie.
Il principio fondamentale dell’occultismo è questo: Il soprannaturale non esiste; il caso non esiste. [Da questo principio sgorgano leggi e fatti].
L’Occultismo vede in ogni minimo fatto l’opera di una legge, e si applica con ardore ad estendere il dominio sperimentale. L’occultista è un esploratore ardito, un pioniere, un dissodatore dell’intermondo. Per lui non avvengono mai miracoli; non esistono effetti senza cause, ma soltanto fenomeni, le cui cagioni ci sfuggono.Da questo principio sgorgano le leggi seguenti:
1 La legge dell’unità
Gli antichi scoprirono dapprima che l’Infinito o Dio, come lo chiamarono i fedeli di tutti i culti, è unico. Difatti Zerdushto Zoroastro (sec. VII av. l’E.V.) disse: “Il Tutto è uno”; e gli alchimisti greci contemporanei di Aristotele (sec. IV a. c.) ripeterono: “En to pan”,cioè: “Il Tutto è uno”.
E Voltaire scrisse: Nella natura non c’è che un principio universale, eterno ed agente. Dunque il principio universale è il Dio di ogni religione.
Poi gli antichi scoprirono che la forza che agisce nel mondo è unica. Tale forza o essenza intima delle cose fu variamente denominata. Eraclito la disse ark‚; Esiodo caos; Talete acqua; Anassimandro apeiron; Anassimene aria; Zoroastro fuoco; Anassagora pensiero; Gesù amore; Mencio energia creatrice; e i moderni l’hanno chiamata etere.
Gli occultisti dissero ” La forza dell’universo è una “. Tale forza è il telesma (l’etere) della “Tavola Smaragdina” d’Ermete Trismegisto.
Da ultimo, gli antichi scoprirono che la materia è unica. Essi sentenziarono perciò: “La Natura è unica”.
In conclusione, unico è il principio, unica è la forza, unica la materia.
2 – La legge del binario.
Per i Pitagorici, la Divinità, che è principio,centro e fine, che è “l’Alfa e l’omega”, era simbolizzata dall‘unità o monade. Il numero uno designava l’armonia, l’ordine, o il principio buono: Dio è uno ed unico. Questo era espresso in latino da solus (solo, unico), della qual voce si e fatto sol, “sole”, simbolo di tal Dio”. Quindi, per gli antichi filosofi, il Sole splendente che noi vediamo era un simbolo; ma, per le folle ignare, era un dio, un dio luminoso. Al quale faceva riscontro il Dio umano che era,per gl’iniziati egiziani, un Dio oscuro, Inferiore. Donde nell’iniziatura memfitica, la frase gridata da un sacerdote all’orecchio dell’ammittendo, mentre questo si trascinava pel cunicolo del pozzo:
“Osiride è un dio nero”; la quale voleva istillare nel giovane la verità “Osiride non è il vero Dio”.
Quando la divinità si manifestò, diede origine alla Diade, ossia al Binario. Detto in altre parole, quando l’essenza unica si scisse, allora ebbe origine la duplicità; cioè allora si verificò l’esistenza del me e del fuori di me, di Dio e della Natura, dell’unità e della frazione, del soggettivo e dell’oggettivo, del Bene e del Male, dello spirito e della materia, della Provvidenza e della Necessità, vale a dire che nacque il binomio. Vediamo ora qual è il significato della duplicità “La Diade è il contrario della Monade; e perciò è immagine di ciò che è composto e della Natura mutevole, indefinita e capace di assumere qualsiasi forma.” (Ecco la Yinx pantomorfa degli Egizi e la Miri¢nima, o “Dea dai mille nomi” di Apuleio). Il Binario, siccome rappresenta il contrasto, la scissione, e il simbolo della materia, della divisione, della separazione, del principio passivo. Dal numero due comincia la Scienza duplice, la scienza funesta del Bene e del Male (di Dio e del diavolo, sua ombra)”.
3 La legge del ternario
Questa legge domina tutto, e si riflette nei tre mondi che compongono l’universo, cioè: nel mondo divino o dei principi, vale a dire nella ragione di essere, nella causa prima; nel mondo psichico, o delle leggi, vale a dire nell’equiparazione di una certa quantità di fatti, i quali, studiati sembrano rinnovarsi sempre con una identica seriazione; e da ultimo nel mondo fisico, o dei fatti, cioè a dire nelle manifestazioni esteriori delle leggi, nelle loro varie contingenze. La medesima legge del ternario, riconosciuta in Dio da tutte le grandi religioni come trinità, si rinviene anche nella costituzione generale dell’uomo (spirito,anima e corpo). Il ternario è la chiave del mondo spirituale, volontà, forma e vita.
Del ternario si hanno infiniti esempi: la trimurti indiana(Brama, Dio creatore; Siva o Shiva, Dio distruttore; Visnù, dio conservatore),la trinità egiziana (Osiride, Iside, Oro), persiana (Ahura Mazda, AngroMainyus e Mithras Mithra), mitraica (Oromasde, SpentaArmaiti ed ApamNapat), zarvanica (Ormuz, Arimane e Mitra), gnostica (Gnosi, Hilè, Psiche), cosmica(Sole, Terra e Luna), la triade pagana ( Giove, Giunone e Minerva), esoterica(Dio, Universo, Umanità) e scientifica (Principi, Fatti e Leggi). Però i termini del ternario possono anche essere letti in senso inverso, Cioè: +,infinito, –.
La trinità è raffigurata costantemente dal triangolo equilatero. Essa, secondo principi filosofici, estranei a qualsiasi religione,può venire indicata con una delle seguenti espressioni: Pensiero, materia e movimento; oppure: volontà, sapere, azione; ed anche: scienza, anima ed energia. Luigi Lucas ha applicato la legge della serie a quasi tutti i fenomeni chimici, fisici ed anche biologici della scienza contemporanea.
4 – La legge del quaternario
Il quadernario (o quaternario), o tetrade (e anche tetraktis), significa il moto, e l’ infinito, donde tutto deriva cioè è un simbolo di Dio, che il Balzac definì “il Moto”. Il quaternario riconduce all’unità, -in altre parole -il numero quattro è un termine che ingloba il ternario (la trinità o triade). Si è visto che la generazione del fanciullo proviene dall’azione dell’uomo sulla donna. Orbene, esiste un quarto termine, risultante dai primi tre: la famiglia.
Il quaternario è il più perfetto dei numeri ed è la radice (la base) degli altri numeri e di tutte le cose. La tetrade rappresenta la virtù generatrice (l’azione), dalla quale derivano tutte le combinazioni. E’ l’emblema di ciò che non è ne corporeo, ne sensibile. (Dunque è il simbolo di ciò che è spirituale). Pitagora comunicava ai suoi discepoli, come simbolo del principio eterno e creatore, il nome ineffabile di Dio, sotto il nome di quaternario, cioè di nome di quattro lettere : iod, he, vau, he. Tale nome non deve essere mai pronunciato. Solo può essere compitato I-Eve, oppure pronunziato bacchicamente: E-Voè.
Il quaternario, si scompone nel modo seguente:
- Principio attivo 1 Iod.
- Principio passivo 2 He‚
- Termine mediano 3 Vau
- Transizione 4 He‚Il quarto termine, o termine inglobante, è il gancio, il tratto d’unione, il passaggio da un ternario al ternario successivo.
La maggior parte dei popoli ha il nome di Dio scritto con quattro lettere. Eccone gli esempi: presso gli Ebrei si trova Iave ed Odon, e i cabbalisti ebbero Torà, La legge, donde ne vennero Taro, Rota, Ator. In caldeo era Abis, in assiro Adad, in indù Esgi. Gli Egiziani ebbero Amun, Teut ed Euma; gli Etruschi Ôsar; gli antichi persiani Syre; ed i magi Orsi. In greco è Teos, in latino Deus, in spagnolo Dios, in italiano Iddio, nella qual parola il primo d è eufonico e sta in sostituzione dell’i dell’articolo il. I latini ebbero Iove (Jovis Š abbreviazione di Ioupiter); e i Greci, scrivendo a rovescio lo Ieve ebraico, crearono il nome Pipi, come gli stregoni medioevali, leggendo lo stesso nome a rovescio, ne fecero Huhi, ed anche Havaiod, l’appellativo del loro dio, cioè del diavolo. Il tetragramma dei Giapponesi è Zaim, quello dei Cinesi Tien, quello dei Turchi Agdi, quello dei sacerdoti macedoni Bedy. Gli alchimisti hanno il tetragramma Inri, che è un acrostico latino. Gott era il Dio degli antichi Germani; Godh era quello degli antichi Belgi; Odin o Thor quello dei Goti; Froe quello degli antichi Svedesi; Itga od Idga quello degli antichi Tartari; Bovh ed Istv quello degli antichi Sarmati; Boog e Codd quello degli antichi Slav. Bvvh era il Dio dei Zigani antichi e Lian quello dei Persiani moderni.
5 – La legge del quinario
Il quinario esprimeva l’unione del binario e del ternario, ossia del Male e del Bene; ed era perciò il carattere di tutti gli esseri della natura,in quanto che nella loro composizione suppongono altresì il principio della distruzione. Cinque esprimeva il principio cattivo (il diavolo), il mondo (la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco e l’etere, o spiritus), il Redentore e la quintessenza universale o essenza vitale (l’etere, o la luce astrale). Esso è, perciò, l’espressione di ogni essere vivente perché l’essere vivente, nella sua composizione, contiene anche il principio della distruzione. Viene raffigurato col pentagramma, o stella a cinque punte, e rappresenta l’uomo pienamente integrato nei suoi poteri. Se la stella a cinque punte viene disegnata con la punta rivolta in giù rappresenta lo spirito del male o diavolo. A proposito del quinario, vi rammento che all’articolo 59 della Pragmatica Fondamentale è stabilito che il segno esteriore di riconoscimento tra i fratelli della Scuola Ermetica e, quindi, dei miriamici ( Kremmerz) è la mano destra aperta in alto con le dita separate. Tale segno è anche mezzo di affermazione della Scuola e rappresenta i cinque elementi costitutivi dell’uomo integralizzato (terra, acqua, aria, fuoco ed etere o spiritus) e anche la composizione quinaria della scuola e della liberalità: in alto, nel mezzo, in basso.
6 – La legge del senario, o legge d’involuzione e d’evoluzione
Negli antichi Misteri il sei era l’emblema della Natura. I dotti applicavano il senario all’uomo fisico, mentre che il settenario era per essi simbolo dello spirito immortale. La cifra sei era il simbolo della Terra animata da uno spirito divino”. Il sei era espresso dall’esagramma, o doppio triangolo intrecciato, simbolo dell’involuzione dello spirito e dell’evoluzione della materia, o della discesa del Verbo e della elevazione dell’uomo.
La legge d’involuzione e d’evoluzione [legge di trasformazione] può essere espressa in questa maniera: Il principio attivo, la cui essenza, l’unità è l’Infinito, è Dio, s’impone in principio al principio passivo, che lo attira mediante la propria essenza, infinitamente multipla. Il principio passivo assorbe quello che progressivamente si dissemina, si suddivide [si fraziona] in ogni atomo, onde animarlo. E’ la caduta dello spirito nella materia. Questo è il primo principio del processo vitale: l’involuzione. Il fatto è seguito da uno stato di confusione, d’effervescenza, di turbamento, di gestazione, durante il quale ogni atomo [materiale] in tal modo vivificato entra in lotta di spontaneità con gli atomi vicini. Poi lo spirito creato si polarizza nella materia, la quale alla sua volta, a poco a poco, evolve attraverso i diversi mondi e si spiritualizza sempre più per tornare all’unità, cioè per tornare a Dio. Dunque il secondo principio del processo vitale è l’ evoluzione della materia, ossia il ritorno delle frazioni a ricomporre l’Unità.
Questa è la legge di evoluzione, espressione metafisica della caduta e della reintegrazione dell’uomo. Conseguentemente, la legge universale d’aspiro e di respiro è manifestata all’umanità mediante la luce e l’ombra. Ecco il binomio, che spiega il mondo terrigeno,la vita e la morte, il flusso ed il riflusso, l’espansione e la compressione,il moto del principio nell’essere di Dio nella Natura e dell’essere in principio della Natura che torna a Dio, l’involuzione e l’evoluzione.
Il doppio triangolo è il segno del macrocosmo, il pentacolo o stella di Salomone ( di cui parlerò in una sezione a parte ); è il più potente segno per raggiungere le realizzazioni, per confermare la volontà, per ottenere le guarigioni. Quanto più pure saranno le nostre condizioni fisio-psichiche in tale momento, quanto più elevate saranno le intenzioni che ci hanno spinti a chiedere l’aiuto, tanto più rapidamente e sicuramente si realizzerà ciò che ha formato l’oggetto della nostra richiesta.
A queste sei leggi se ne appaiano altre sei.
7. La legge dell’analogia.
Questa costituisce il metodo occultista. Essa è Intermediaria tra la deduzione e l’induzione, giacchè poggia alternativamente su ognuna delle due. Ermete Trismegisto , nella sua Tavola Smaragdina, l’ha formulata così: “Ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso; per compiere il miracolo della unità”. Elifas Levi spiega questa frase così: Il morale influisce sul fisico. E l’iniziato Vergilio Marone disse: “Mens agitat molem”, cioè “Lo spirito muove la materia”. Su questi principi è basato un ramo importantissimo della pratica occulta. Osservate che l’autore della tavoletta di smeraldo distingue in modo assoluto, e fin da principio , l’analogia dalla similitudine; il che è l’errore difficile da evitare dai principianti. Una cosa analoga ad un’altra non ne è quasi mai simile. Mediante l’analogia, l’occultista determina le relazioni che esistono tra i fenomeni.
8 – La legge delle corrispondenze.
E’ una legge importantissima. Il celebre veggente svedese Swedenborg (1688-1777) l’ha messa particolarmente in luce nelle sue opere. Egli l’ha enunciata in questa maniera: “Ogni cosa che esiste nel mondo naturale, in conseguenza di una cosa spirituale, è detta corrispondente di essa”. Così l’uomo ed il suo genio o demone o angelo custode; e l’uomo è la propria stella. Si distingua il demone, che è un genio buono, dal demonio, che è un genio malefico.
9 – La legge della serie o legge d’equilibrio
Questa legge può essere formulata in questa maniera: due opposti hanno sempre tra loro un intermediario, che è la loro risultante. Così il giorno si contrappone alla notte; ma tale opposizione non è assoluta del tutto. Osservando meglio si vede che tra la luce e l’ombra, che sembravano del tutto separate tra di loro, esiste qualche cosa che non è ne luce, ne ombra, e che vien designata col nome di penombra.
Perciò avremo: luce, ombra, penombra; caldo, freddo, tiepido; positivo, negativo,neutro; attrazione, repulsione, equilibrio; acido, base, sale; stato solido,liquido, gassoso; maschio, femmina, fanciullo; Padre, Figlio e Spirito Santo. Si osservi che, nella trinità cristiana, lo Spirito Santo, essendo il principio negativo, deve stare in mezzo tra il Padre e il Figlio; e che quest’ultimo sta in sostituzione della Madre. Il cristianesimo ha sostituito una personalità maschile a quella femminile.
10 – La legge dei connotatio delle segnature
E’ basata sull’influenza dello spirituale sul fisico, dell’anima sul corpo. Essa si riaggancia alla legge delle corrispondenze. Può essere formulata in questo modo: Ogni essere creato manifesta il proprio carattere per mezzo di speciali lineamenti, che le nostre facoltà intuitive ci permettono d’apprezzare. Questa legge serve di base a tutte le scienze divinatorie.
11 – La legge della composizione delle calamite
Stanislao de Guaita, nella “Chiave della Magia nera”, la formula come segue: “Il maschio è positivo nella sfera sensibile [nell’organo genitale] e negativo nella sfera intelligibile [nel cervello]. La femmina, al contrario, è positiva nella sfera intelligibile e negativa nella sfera sensibile. Inversamente complementari, il maschio e la femmina sono neutri nella sfera mediana del psichico [nel cuore].Questa loro somiglianza animica e anche il loro sol punto di fusione”.
12 – La legge dei segni di appoggio
Questa può venir formulata così: “l’uomo per agire all’esterno di se stesso, deve avere per punto d’appoggio [per base] un segno [grafia, gesto, pentacolo] che corrisponda, per analogia, alla sua volontà “ Il segno, ha detto Elifas Levi (nella Chiave dei Grandi Misteri, pag. 205 e 206) esprime la cosa; e la cosa è la virtù del segno. Vi è corrispondenza analogica tra il segno e la cosa significata. “Più il segno è perfetto, più la corrispondenza è completa”. Questo è il principio del potere del verbo umano, manifestato mediante la preghiera, la benedizione, la maledizione, lo scongiuro. Questa è la legge fondamentale della Magia.
Da Occultismo – JOANNY BRICAUD