Le feste in onore di Artemide si celebravano a Braurone, una località sulla costa orientale dell’Attica, poco distante da Maratona. Nel santuario di Artemide a Braurone, Ifigenia avrebbe trasferito il simulacro della dea trafugato dalla Tauride, e vi sarebbe anche stata sepolta. Il rito delle Brauronie, al quale partecipavano fanciulle di età inferiore ai dieci anni, consacrate ad Artemide, culminava nel sacrificio di una capra. Ogni cinque anni la festa veniva celebrata con maggiore solennità alla presenza di una delegazione inviata da Atene,
Artemide è la madre della Luna, satellite che influenza maree ed umanità. Signora della notte, Artemide è in ognuno di noi, è colei che ci da forza di combattere, vivere e meditare.
Artemide, divinità della caccia e della luna nuova, è figlia di Zeus e Latona (Ninfa) e sorella gemella di Apollo.
Essa è nata nell’ isola di Delo prima di Apollo, ed aiutò la madre a partorire il fratello. A soli tre anni Zeus la prese sulle ginocchia e le chiese quali doni avrebbe gradito.
Lei rispose: l’eterna verginità, l’ eterna giovinezza, tanti nomi quanti ne ha mio fratello Apollo, un arco e delle freccie come i suoi, il compito di portare la luce, una tunica da caccia color zafferano con un bordo rosso che mi giunga fino alle ginocchia, sessanta giovani Ninfe oceanine, tutte della stessa età, come mie damigelle di onore, venti Ninfe dei fiumi, perchè queste si curino dei miei calzari e nutrano i miei cani quando io non sono impegnata nella caccia. Artemide allungò la mano per accarezzare la barba del padre, lo ringraziò, e poi scelse molte Ninfe di nove anni come Sue ancelle.
Artemide è una delle dodici grandi divinità del Monte Olimpo, i Romani la identificavano come Diana. A volte Artemide viene confusa con altre tre divinità che sono in realtà diverse: Selene (Dea della luna piena), Ecate (Dea della luna calante) e Siria (Dea della metamorfosi).
Altre feste in onore di Artemide: