Calendario Wicca – Festività – 21 Marzo Equinozio di Primavera, Ostara, Grande Sabba, Festa di Freya.
Ostara è uno degli otto sabbat pagani che va dalla notte del 21 marzo al 22 marzo.
Conosciuto anche come Equinozio di Primavera, momento nel quale luce ed ombra hanno egual durata, Ostara viene festeggiato il 21 di Marzo, come risveglio della primavera e della fertilità.
Il nome Ostara deriva della dea della Primavera, Eostre, a cui è anche legata una leggenda: si narra, infatti, che verso la fine dell’inverno, la dea Eostre trovò un uccellino ferito a terra, nel bosco. Impietosita dalla sorte della povera creatura, la dea trasformò l’uccellino in una lepre, di modo che potesse superare l’inverno. La trasformazione, tuttavia, non fu completa. Pur avendo l’aspetto di una lepre, l’uccellino mantenne la capacità di deporre uova, che lasciò poi in dono a Eostre come ringraziamento per avergli salvato la vita.
Questo è, ormai, il momento in cui l’inverno sta svanendo, la Terra si sta risvegliando dal suo sonno. Percepito come una sorta di Capodanno (nella Roma antica l’anno iniziava proprio in questo mese, dedicato a Marte, padre dei gemelli fondatori) è il momento di godere della fertilità ritrovata. Giorno e notte sono in perfetto equilibrio, con la luce in aumento, così come le energie maschili e femminili.
Il modo migliore per festeggiare Ostara è prendersi cura direttamente di piante e animali, in modo da entrare in contatto diretto con le energie della natura che si risvegliano. Osservando i cambiamenti agricoli, la fioritura delle piante, l invigorimento della terra, si può comprendere quale sia il modo migliore per celebrare più armoniosamente la stagione che giunge. Questo sarà perciò il momento migliore per seminare piante da frutto e da fiore sul vostro balcone o nel vostro giardino e, in analogia, seminare nella vostra vita nuovi progetti piccoli e grandi, lavorativi ma anche solo creativi.
I popoli anglo-sassoni chiamavano il mese lunare corrispondente all’incirca al nostro aprile, Eostre-monath, e in questo periodo celebravano feste in onore della dea Eostre associata a vari aspetti connessi col rinnovarsi della vita quali la primavera, la fertilità e la lepre. I popoli dell’Europa settentrionale, Celti compresi, pregavano perché il Sole riuscisse a superare questo momento di parità con le tenebre notturne, poiché erano preoccupati che esso ricominciasse a scendere, così che sarebbe stata la fine. Per i popoli che si affacciano sul Mediterraneo questa è la festa della primavera. Nelle tradizioni druidiche odierne, questa festa è detta Alban Eiler, tradotto “Luce della Terra”, è chiamata così perché il Sole si trova sopra l’equatore celeste e quindi da questo momento il giorno domina la notte in durata.
E’ la celebrazione dell’ Equinozio di Primavera, la giornata in cui Luce e Buio sono in equilibrio, La vita si rinnova , l’inverno è definitivamente passato, e tutto ciò che è vecchio lascia spazio al nuovo .La natura si risveglia e con lei la nostra Spiritualità. In questa giornata molte delle decorazioni e dei rituali implicano l’utilizzo di uova.
Ostara è infatti il nome germanico della Dea odinista Eostre simboleggiata dall’uovo, patrona della fertilità. che contiene in sé il principio della vita e il bipolarismo maschile-femminile del divino. La Dea celebrata nella veste di fanciulla è quasi pronta all’unione con il Dio che verrà celebrata a Beltane. La divinità si diffuse, con relativo culto e usanze festive, a tutta l’Europa.
In Grecia prese il nome di Estia, e in seguito in tutto l‘impero romano venne venerata con il nome di Vesta, e al suo culto fu dedicato l’ordine sacerdotale delle vergini Vestali. Nell’antichità, per l’occasione, le Vestali celebravano un particolare rito che involveva l’accensione di un cero simboleggiante la fiamma eterna dell’esistenza.
Il cero, all’interno dei templi dedicati alla dea, veniva spento solo all’alba del giorno seguente.
Ad Eastre è legata strettamente Venere. Sacra a questa Dea è la lepre, un mito racconta di come Lei avesse trasformato un uccello in lepre (o coniglio) e che in questa forma avesse deposto un uovo simbolo della nuova vita, ma la Lepre è associata in moltissime culture alla fertilità, in Grecia era considerata sacra alla Dea Afrodite e a suo figlio Eros ed era l’animale più adatto da sacrificare in onore della Dea perché talmente fertile da avvicinarsi ad Ella. Per i popoli nordici era associata alla Dea della caccia e della Luna, così avveniva in estremo oriente, in Cina, dove oltre ad essere considerata un animale sacro ed associato alla Dea della Luna era un animale totem Yin che proveniva dal nord, in suo onore venivano regalati, in questo periodo, degli amuleti di giada come porta fortuna. In alcune regioni delle Isole Britanniche fino a poco tempo fa era un sacrilegio mangiare le lepri, in antichità lo era anche per i Celti, che però sospendevano proprio in questo periodo il divieto per poter partecipare alla fertilità, cibandosi dell’animale che n’era il simbolo. In molte tradizioni europee, cinesi, africane e indiane la lepre è disegnata sulla Luna, ed anche per questo era associata a tutte le Dee lunari. Una leggenda Buddista narra che una lepre si buttò nel fuoco per sfamare il Buddha affamato, questi per ricompensarla impresse la sua immagine sulla Luna.
Ma la Lepre è associata a numerosissime divinità, da Freya che era seguita da un corteo di lepri ad Osiride come simbolo della sua rinascita e ancora a Thot e, Mercurio in quanto messaggeri, Venere, Ostara come divinità fertili. La Lepre è rimasta nella simbologia della pasqua (prima domenica dopo la prima Luna Piena successiva all’equinozio di primavera), così com’è rimasto l’uovo principio di vita.
L’uovo in moltissime mitologie è il principio da cui tutto ha vita, nella mitologia greca antica fu Eurinone Dea d’ogni cosa, in altre parole il Caos primordiale, a plasmare il Vento del Nord nel serpente Ofione, per accoppiarsi con lui Eurinone si trasformò in colomba e successivamente depose un uovo, l’Uovo Universale, da cui ebbe origine la vita. Anche la colomba ha un grosso ritorno nella Pasqua cristiana.
La celebrazione dell’equinozio di primavera è la celebrazione della vita odierna e futura. In passato le prime uova di primavera venivano cotte e poi dipinte, poi venivano donate come simbolo di fertilità e buona speranza, si accendevano grandi falò in cui veniva messa la bambola di frumento o grano fatta durante l’ultimo raccolto, del precedente anno, e le ceneri venivano utilizzate per fertilizzare i campi che andavano seminati. Gli Dei sono ancora giovani, ma le loro forze crescono sempre di più, il loro potere aumenta giorno dopo giorno, fornendo alla Natura grand’energia.
Ad Ostara, il Dio diviene guerriero, il campione della Dea e come alcuni eroi ( Ercole o Artù ), ha 12 fatiche da attraversare, ognuna legata ad un segno dello zodiaco. Danzando attorno al cerchio, egli si mostra nella persona dell’eroe locale o di un ragazzo scelto per averne la parte. E’ armato con la Lancia del Sole e con le Freccie della Passione e quando interpreta la sua parte, con il permesso della Dea, lancia le sue frecce nel sole e inizia il suo viaggio.
Il Dio si trova nella sua forma di Pan. In primavera è il re dei boschi e il pastore di capre. E’ il simbolo della giovinezza, dell’istinto della natura. In questa fase, è in sintonia con gli animali. L’immagine di Pan, con le corna, il corpo umano e le gambe da capra lo rappresentano alla perfezione. E’ libero, senza responsabilità, l’adolescente che cresce attraverso le foreste.
L’uovo sembra che sia sempre stato usato come simbolo della fertilità. Erano disegnati con colori brillanti e con vari tipi di strisce e cerchi che rappresentavano i cicli della vita, morte e rinascita.
Il tuorlo dorato rappresenta il Dio Sole, il suo albume è visto come la Dea Bianca e il tutto è un simbolo della rinascita.
I conigli simbolizzano la fertilità, soprattutto perchè gli antichi utilizzavano per rappresentare la Dea, l’immagine di un coniglio nella Luna Piena.
I simboli usati per rappresentare Ostara, oltre all’uovo, sono l’agnello ( la rinascita e la resurrezione ), la Luna Nuova, le farfalle e i bozzoli. Simbolicamente molti Pagani, scelgono di rappresentare Ostara, piantando semi, piantine, suonando campanelli, accendendo fuochi, sia nel camino che nel calderone. Potete decorare il vostro calderone con un bouquet di fiori di campo.
Celebrazioni che onorano la Fanciulla, come aspetto della Dea sono appropriate, così come tutte le celebrazioni che riconoscono la forza ( fisica o emozionale ) delle donne e delle giovani donne. Le fate abbondano e potreste invitarne qualcuna a partecipare all’Equinozio con voi. E’ un tempo dove tutto è nuovo e possibile. Infine, questa festa è un tempo ideale per rompere le ultime catene che fermano la vostra crescita.
La tradizione vuole che venivano accesi fuochi all’alba per la vita rinnovata e per la protezione del raccolto. Molte streghe festeggiavano Ostara facendo falò all’alba, suonando campanelle, decorando le uova e mangiandole ritualmente. Notiamo anche la vicinanza della festa di Pasqua a questa festività pagana ed è solitamente la prima Domenica dopo la prima Luna Piena dopo l’equinozio.
L’Equinozio di Primavera è un momento di azione, di rinnovamento, il tempo ideale per pulire la vostra casa e dare il benvenuto alla nuova stagione. ” Le pulizie primaverili ” sono molto più di un semplice lavoro fisico. Può essere visto come un tentativo mirato e concentrato di liberare la casa dai problemi e dalla negatività dei mesi passati e per prepararla alla Primavera e all’Estate. Per questo molti pagani, puliscono la propria casa con il pensiero positivo. Questo libera la casa da ogni sentimento negativo portato dall’Inverno. Una regola comune per le pulizie primaverili è che tutti i movimenti inclusi il lavare a terra o spolverare deve fare in movimento orario. I pagani credono che questa tradizione aiuti a riempire la casa di energia costruttiva.
Secondo la mitologia greca, la primavera segnava il ritorno dal mondo sotterraneo di Persefone. Questo rappresenta lo sbocciare della stagione. Demetra, la madre di Persedone, è simbolo della terra fertile e del grano maturo del raccolto.
Simboli : Uova, conigli, farfalle, draghi, fiori e alberi, croci dalle braccia regolari, abiti nuovi
Divinità : Tutti gli dei e le Dee giovani, gli Dei del Sole, le Dee Madri, le Dee dell’amore, Gli Dei della Luna e le Dee : Persefone, Blodeuwedd, Eostre, Afrodite, Athena, Gaia, Cybele, Hera, Isis, Ishtar, Minerva, Venere, Vernunnus, Attis, Mithras, Odino, Thoth, Osiride e Pan
Cibi tradizionali : uova, uova sode, torte di miele, i primi frutti di stagione, biscotti, latte e miele, pane fatto in casa.
Colori : giallo limone, verde e rosa pallido, oro, tutti i pastello
Erbe : Margherite, asperule, violette, ginestra, celidonia, dente di leone, gelsomino, rosa e tanaceto
Spiriti della natura : unicorni, pegaso, coniglietti, serpenti
Incenso : Gelsomino, incenso, mirra, sangue di drago, cannella, noce moscata, aloe, benzoino, muschio, salvia, fragola, loto, violetta.
Cristalli : Ametista, acquamarina, diapro rosso, quarzo rosa e pietra di luna.
Candele : dorate, Gialle, verdi, pesca e colori pastello