Cosa sono i Grimori?
I Grimori sono anche un’accurata descrizione su tempi, modalità per evocare entità, ma in essi sono anche contenuti altri dettagli come il vestiario, gli oggetti da utilizzare come pietre, calderoni, coltelli ed altro ancora. Tutti questi dettagli sono considerati dai praticanti di magia essenziali forse anche più delle parole, per il buon svolgimento del rituale magico.
Grimorio, anche noto come “Libro delle Ombre”, sebbene questo soprannome sia più recente del termine originario, è una specie di “diario” magico in cui annotare le proprie intuizioni perché possano, un giorno, essere d’aiuto ai posteri ( tutte le streghe ne hanno uno scritto di proprio pugno nel corso degli anni ). Il grimorio non è quindi un semplice diario degli appunti, in cui prendere nota di qualunque pensiero, sogno, ricetta, argomento di interesse, ma una vera e propria raccolta di formule e intuizioni praticabili e utili anche per altre persone. L’origine del termine sembrerebbe riconducibile al francese “gramaire”, la cui radice è la stessa di “grammatica”, a indicare un libro contenente delle istruzioni. Sebbene secondo alcuni autori esso derivi piuttosto dall’antico inglese grimm, che significa crudele, doloroso, selvaggio, che a sua volta avrebbe un’origine protogermanica. Senza contare che in inglese arcaico, la parola gramayre significa insegnamento mistico. Al di là delle speculazioni sull’origine del termine, la creazione di un grimorio richiede una personalizzazione, la prima pagina va infatti firmata con il proprio nome “magico”, cui si può risalire attraverso apposite visualizzazioni a meno che non se ne possegga uno ( ricordate non va mai svelato ai profani! ) . Inoltre il grimorio va scelto con cura, dovrebbe essere un diario speciale, che piace molto al proprietario, naturalmente decorato e curato a mano.
Personalmente ho un Grimorio, il mio libro delle ombre. Da quanto lo scrivo? Più o meno vent’anni, ma c’è ancora molto da scrivere.
Un pò di storia
I primi Grimori, secondo la storia ufficiale, compaiono verso la fine del Medioevo e l’inizio del XVIII secolo. Secondo il mio modesto parere, invece, la loro comparsa è antecedente in quanto già prima del Medioevo la cosidetta “tradizione orale” era utilizzata solo da coloro che non sapevano ne leggere ne scrivere (la maggior parte della popolazione) i quali erano anche all’oscuro delle “cose” segrete. Mentre coloro che ne erano a conoscenza erano persone dotte, quindi in grado di leggere e scrivere, in modo tale che le generazioni future legate a quella particolare famiglia potessero essere a conoscenza dei rituali, incantesimi etc etc dei propri avi. Questa mia teoria è in parte confutata dal fatto che archeologi dell’antico Egitto hanno ritrovato i cosidetti “papiri magici” che altro non erano che Grimori scritti dai vari Faraoni o dai loro segretari. La comparsa dei Grimori, fu accompagnata dalla comparsa di falsi ben congeniati, dove venivano storpiate le conoscenze segrete in modo tale che l’ingenuo consultatore praticasse rituali assurdi, pozioni maleodoranti prive di effetto, incantesimi privi di ogni potere. In questo modo la persona si trovava, non solo nello sconforto più totale, ma anche a pensare che in fondo la magia non esiste e che l’unico a potere cambiare la realtà è Dio. Quest’opera di depistaggio fu perpetrata sia da chi non voleva che determinate conoscenze potessero venire diffuse, sia da chi voleva semplicemente divertirsi alle spalle di quelle persone che alla magia credono veramente.
Inutile dire che nella storia, i Grimori furono banditi dalla chiesa cattolica (ritenuti libri eretici, scritti direttamente dal demonio), che i praticanti di magia furono perseguitati…ma questa è storia che noi tutti conosciamo per cui non mi soffermerò oltre su questo punto.
Grimori diversi, padroni diversi.
Molti sono i Grimori famosi nella storia, molti si trovano ancora in edizione originale (sicuramente la Biblioteca Vaticana ne possiede le copie) magari tra qualche mecentate collezionista. In commercio troviamo varie edizioni, alcune sono da considerarsi “buone riproduzioni”, ma la maggior parte sono tradotte approssimatamente e vengono tagliati molti “pezzi” in modo di rientrare nei “canoni” stabiliti dall’editore. Come già detto, ci sono molti Grimori famosi, scritti da “autori” famosi come giudici, papi, nobili dell’epoca e poi ci sono i Grimori delle streghe, i loro libri delle ombre personali ( le streghe quelle vere intendo e non la moltitudine di ragazzine che si sentono tali dopo aver guardato una serie tv ) ..…onestamente, quello che posso dire è che raramente troverete Grimori importanti scritti da un “pinco pallino” qualsiasi.
Vediamo brevemente i Grimori più conosciuti :
- Clavicola Salomonis : la versione originale è contenuta al British Museum di Londra e alla Biblioteca dell’Arsenale di parigi ed è uno dei migliori grimori in termine di evocazioni demoniache: contiene moltissime informazioni sui 72 Spiriti Demoniaci, come nomi, gradi, il loro aspetto, il loro sigillo ed altri particolari. Essenzialmente dunque viene utilizzata per assoggettare i demoni al volere dell’evocatore. Tra i suoi utilizzatori troviamo per primo Salomone (disse di non averla scritta lui, ma che fu un dono di Dio) oltre che da grandi occultisti come Eliphas Levi, Aleister Crowley e Collin de Plancy. L’opera è divisa in due parti, dove nella prima vengono specificati i rituali in termine di tempo, e come l’evocatore può proteggersi dall’entità; nella seconda parte troviamo la pratica magica, quindi l’utilizzo vero e proprio della Magia Cerimoniale. L’origine di questo Grimorio è controversa in quanto alcuni rituali coinciderebbero con i rituali tipici utilizzati da babilonesi ed ebrei ma se consideriamo queste civiltà, soprattuto quella babilonese come capostipite della dottrina magica si può ritenere la Clavicola Salomonis attendibile.
- Grimorio di Papa Onorio III: pubblicato nel 1629 in latino, è da considerarsi uno dei grimori più recenti della storia, ma forse anche il più controverso. Al suo interno si possono ritrovare sacrifici di sangue, dettagli riguardanti luoghi, tempi e rituali di protezione per l’evocatore dove le entità vengono “catalogate” come gli angeli ribelli al volere di Dio. Secondo la bolla papale emessa dallo stesso Onorio III il grimorio era dedicato agli esorcisti e doveva servire a schiacciare il demonio in nome di Cristo.
- Grand Grimoire: conosciuto anche come il libro del Dragone rosso, risalente presumibilmente al 1522. considerato dai praticanti della magia nera “la bibbia dei rituali”, benchè il testo originale sia praticamente introvabile, le copie che ci sono rinvenute fino a noi pare siano relativamente affidabili, sicuramente vi è la mancanza di numerosi paragrafi ed alcune parti “stonano” con il resto del testo (si suppone quindi che siano state “taroccate” o erroneamente tradotte). Al suo interno dovrebbero essere contenuti rituali specifici per evocare Lucifero e sembra che ci siano forti analogie con alcuni rituali della magia Vodoo.
- Grimorium Verum: sembra sia stato tradotto dall’ebraico da un domenico dell’Ordine dei Gesuiti, a cui furno aggiunte alcune parti che possono essere ricondotte alla Clavicola Salomonis. L’opera è difisa in tre parti dove vengono descritti i vari tipi di spiriti e le invocazioni per poi passare alla descrizione di questi spiriti alla loro “utilità” ed infine viene descritto l’orazioni preparatorie e l’esplicitazione del rituale.
- Albanum Maleficarum, scritto in arabo nel X secolo, sarebbe stato stampato in latino nel 1601.
- Antipalus Maleficiorum Comprehensus, di Johannes Trithemius (1555).
- Corpus hermeticum, una raccolta del III secolo d.C. attribuita ad Ermete Trismegisto.
- Enchiridion di papa Leone III, che secondo la leggenda sarebbe stato donato da costui a Carlo Magno.
- Heptameron, di Pietro d’Abano (1290).
- La magia sacra di Abramelin il mago, tradotto dall’ebraico nel 1458, fu scoperto nel XVIII secolo nella Biblioteca Marciana a Venezia; sarebbe stato messo per iscritto dall’ebreo Abraham ben Simeon da Worms, per trasmetterne i segreti a suo figlio Lamech.
- Liber Aneguemis, conosciuto anche Liber Vaccae, è un apocrifo attribuito a Platone, tradotto in latino dall’opera araba Kitab an-nawamis del IX secolo, che sarebbe stata a sua volta la traduzione di un testo ellenistico concernente la dottrina platonica. Fra i più antichi grimori della storia, ha ispirato altri grimori e trattati di alchimia successivi.
- Liber Juratus Honorii, o Grimorium Honorii Magni, di papa Onorio III, contenente formule e descrizioni di rituali per evocare gli spiriti e tenere a bada i demoni.
- Libro del comando, che costituirebbe il quarto libro segreto del De occulta philosophia libri tres scritto dal mago rinascimentale Agrippa di Nettesheim, intitolato De cerimoniis magicis, con l’aggiunta dell’Heptameron di Pietro d’Abano.
- La gallina nera, opera apparsa in francese nel 1740.
- Chiave di Salomone, attribuito al re Salomone.
- Piccola Chiave di Salomone, anch’esso attribuito a Salomone ma riadattato più recentemente.
- Picatrix, tradotto dall’arabo nella Spagna dell’XI secolo, conobbe notevole fama nel Rinascimento.
- Rauðskinna, letteralmente “pelle rossa”, di origine islandese.
- Sefer Raziel HaMalakh, grimorio medievale di cabala pratica, originariamente scritto in ebraico e aramaico, tradotto in latino nel XIII secolo col titolo di Liber Razielis Archangeli.
Oltre a questi ce ne sono altri Grimori forse meno famosi, ma ugualmente importanti per delineare il profilo esoterico sia storico che attuale, come il Corvo Nero, l’Aptolcater, le Canzoni di Yste, il libro di Eibon, Liber Armadel, De Vermis Mysteris, il libro di Seth Bishop, il Libro di Toth, il Magus e tanti altri ancora, ognuno dei quali caraterizzato da proprie evocazioni, stili e rituali.
Verso la fine del XIX secolo molti di questi testi (tra cui quello di Abramelin e le Chiavi di Salomone) furono recuperati da organizzazioni esoteriche pseudo-massoniche quali l‘Hermetic Order of the Golden Dawn e l’Ordo Templi Orientis. Aleister Crowley, uno dei protagonisti in entrambi i gruppi, funse poi da ispiratore per molti movimenti contemporanei compresi wicca, satanismo e la magia del caos.
Alcuni considerano un grimorio moderno il Necronomicon, nato sul seguito dello pseudobiblium inventato da Howard Phillips Lovecraft, ispirato dalla mitologia sumera e dall’Ars Goetia, una sezione del Lemegeton che riguarda le invocazioni demoniache. Come esplicitamente indicato dallo stesso Lovecraft in molte delle sue lettere, il Necronomicon è una sua invenzione e non è mai esistito.
Anche il manoscritto Voynich potrebbe essere un grimorio, anche se il suo contenuto non è mai stato decifrato.
Si conoscono anche libri di incantesimi più antichi, chiamati anche «papiri magici», e chiamati alcune volte «grimori» dagli studiosi contemporanei. La maggior parte di questi è stata recuperata tra le sabbie dell’Egitto ed è scritta in greco antico o in egizio demotico.
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