Smaterializzazione e materializzazione
Il fenomeno della Smaterializzazione e della Materializzazione si verifica nella maggior parte dei casi durante una seduta medianica.
Materializzazione, smaterializzazione e asporti
Grazie ad un medium dotato di un elevato potere medianico, la materializzazione comporta la produzione totale o parziale di figure umane (che noi chiamiamo fantasmi) oppure di oggetti, animali e piante. Tutto ciò avviene tramite una sostanza chiamata ectoplasma. Questa, sempre durate la seduta medianica, fuoriesce principalmente dalla bocca del medium (capita anche che fuoriesca dal naso od orecchie). La smaterializzazione ovviamente riguarda il procedimento inverso ed è a sua volta strettamente collegato con quelli che sono detti gli asporti. Ossia, durate una seduta medianica il medium chiede allo spirito con il quale è entrato in contatto, di far “comparire” o “scomparire” un oggetto di qualsiasi natura. In alcuni casi anche un animale o una pianta che lo spirito stesso trasferisce in realtà da un luogo all’altro. Per l’immensa accelerazione subita, durante il trasporto di persone, di materiale o di astronavi, lo stato di aggregazione di un corpo tangibile composto di “materia-grezza” (quella che noi conosciamo e intendiamo per materia) si trasforma rapidamente in un diverso stato puramente energetico di materia, la “materia-sottile” (possibile stato della materia più evoluto/raffinato a noi ancora sconosciuto). Questo processo, che è ancora sconosciuto e misterioso per i terrestri, si svolge in tre fasi:
- Fase 1: avviamento di un processo di smaterializzazione tramite cui un corpo tangibile di materia-grezza, ad esempio un’astronave comprensiva di equipaggio e tutto quanto a bordo, si smaterializza nel punto di partenza. Ciò significa che la navicella e tutti gli occupanti vengono “scomposti” nei loro elementi atomici e subatomici e che tutto viene trasformato in “materia-sottile” quindi in una forma di pura energia;
- Fase 2: la forma energetica così creatasi tramite la smaterializzazione è la più adatta per una trasmissione di questo tipo, perché lo stato di materia-sottile costituisce una sorta di pacchetto energetico che in qualche frazione di secondo sfreccia dal punto di partenza a quello d’arrivo. Con questo processo, il pacchetto energetico continua a esistere come unità indipendente, coerente e compatta senza mischiarsi alle altre energie presenti nello spazio circostante. In questo tipo di trasporto, sulla via di transito non compare nessun ostacolo: l’iperspazio è libero da cose che possono intralciare o essere pericolose. Quindi, nel passaggio da un luogo a un altro molto lontano oppure da una dimensione a un’altra, come via di transito viene usato uno spazio superiore rispetto allo spazio normale, appunto un cosiddetto iperspazio;
- Fase 3: nel corso della rimaterializzazione, che ha luogo a destinazione, viene ricreato rapidamente lo stato di aggregazione originario del pacchetto energetico di materia-sottile trasmesso: giunto a destinazione esso assume la forma fisica che aveva prima della smaterializzazione.
L’intero processo di smaterializzazione e rimaterializzazione si svolge a una velocità incredibile, cosicché in pratica non vi è perdita di tempo tra i due passaggi. Il pacchetto energetico derivato dalla smaterializzazione, che si trova in un iperspazio, passa liberamente attraverso qualsiasi materia dello spazio normale di partenza: pareti di cemento, acciaio, piombo così come soli e pianeti. Quindi, le stelle, le comete, i meteoriti, i pianeti ecc., che si trovano nello spazio normale sulla via di transito del pacchetto energetico, non costituiscono alcun ostacolo o rischio quando si viaggia in questo modo. Una volta avviata la smaterializzazione, il resto si svolge automaticamente e non vi è più alcuna possibilità di fermare il processo né di correggerlo: a procedura di smaterializzazione avviata non sono più possibili rielaborazioni né di tipo manuale né tecnico. Ciò presuppone, quindi, che la programmazione del salto nell’iperspazio debba avvenire in maniera esatta prima dell’inizio della procedura prevista, in modo che non si verifichi alcun guasto o errore che potrebbe avere effetti catastrofici e irreparabili. Questo vale anche e soprattutto per l’inserimento dei dati necessari per l’effettuazione di una navigazione di precisione per raggiungere esattamente il punto desiderato nella dimensione temporale voluta. Nel corso della scomposizione e ricomposizione di un corpo/oggetto per mezzo della smaterializzazione e rimaterializzazione, tutto deve ovviamente svolgersi in sincronia, altrimenti si potrebbero verificare cattive sorprese. È dunque di estrema importanza che dopo la smaterializzazione il pacchetto energetico venga rimaterializzato nella stessa frazione di secondo e con estrema precisione fin nel più piccolo dettaglio atomico affinché sia effettivamente ripristinato il perfetto stato originario. Oltre a questo tipo di viaggi iperspaziali, ne esiste anche un secondo che funziona in modo simile. Nel secondo tipo, in fase di smaterializzazione non si forma un pacchetto energetico, bensì una quantità di segnali a impulsi che vengono trasferiti al luogo di destinazione a velocità pazzesca, miliardi di volte superiore a quella della luce, per essere poi rimaterializzati a una velocità letteralmente miliardi di volte superiore a quella di un fulmine. Con questo metodo non è più necessario inviare un pacchetto energetico pieno di segnali attraverso l’iperspazio o lo spazio normale, bensì solo i segnali stessi, che si muovono a velocità inimmaginabile sotto forma di onde e non si arrestano di fronte ad ostacoli di alcun tipo.
La formula di Einstein E=mc2 e la materializzazione
Nel corso della storia umana ci sono stati migliaia di casi, molti menzionati nella Bibbia e anche anteriormente ad essa, in cui una persona, come Gesù, è apparsa e scomparsa di fronte ad una moltitudine di gente. Gli investigatori chiamano l’apparizione e la sparizione di persone e cose “materializzazione” e “smaterializzazione”. Esistono prove sostanziali della materializzazione non solo in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma anche in altri Paesi, come il Brasile, in cui si sono verificate materializzazioni in pieno giorno e in presenza di centinaia di scettici irriducibili.
Il libro di David Ash e Peter Hewitt, The Vortex (Il Vortice,1994), fornisce, tra l’altro, una spiegazione scientifica della materializzazione. Gli autori sostengono che la formula di Einstein E=mc2 – l’energia è uguale alla massa per la velocità della luce al quadrato – dimostra che la massa “m” è equivalente all’energia “E”.Questo spiega come avvengono la materializzazione e la smaterializzazione, con la materia che viene trasformata in energia. Quando si cerca di argomentare che questa equazione è puramente teorica e che non può essere dimostrata, si dovrebbe ricordare che bastarono meno di 30 grammi di materia per produrre l’energia che distrusse Hiroshima. Il vortice è l’effettivo ruotare di atomi e molecole. Ash e Hewitt sostengono, sulla base dell’equazione di Einstein, che, dal momento che la materia e la luce condividono un movimento comune, l’effettiva velocità di rotazione del vortice deve essere la velocità della luce. Essi affermano che questo è l’unico significato che si può attribuire all’equazione di Einstein, in quanto, è grazie al fatto che il vortice ruota alla velocità della luce che è possibile leggere questa pagina o vedere con occhi fisici una persona, gli alberi, il cielo e qualsiasi altra cosa.
Solido come me e te
Ash e Hewitt si domandano: per quale ragione la velocità di rotazione del vortice dovrebbe essere limitata alla velocità della luce? Essi sostengono che, ogni qual volta il movimento del vortice eccede la velocità della luce, una persona entra in una nuova dimensione, in un nuovo mondo, quello della superenergia. Ma in quella nuova dimensione, la persona e la cosa sono solide come noi lo siamo in questa dimensione. L’unica cosa è che i vortici ruotano ad una velocità più elevata rispetto a quella della dimensione terrena. Nella dimensione terrena, l’occhio umano (a meno che non sia quello di un chiaroveggente realmente dotato) non è in grado di vedere nulla della nuova dimensione, perché i nostri occhi sono in grado di distinguere una persona o una cosa solo quando il vortice di quella persona o di quella cosa ruota, in questa dimensione, alla velocità della luce. Ne consegue che la persona o la cosa che, in questa dimensione, si trova in uno stato di superenergia, è in grado di penetrare un solido muro di mattoni. Ciò è possibile in quanto gli atomi e le molecole del muro di mattoni ruotano più lentamente, alla velocità della luce.
Aumentando e diminuendo le vibrazioni
Una possibile spiegazione scientifica della materializzazione è che i vortici degli atomi dello spirito ruotano ad una velocità superiore a quella della luce e non possono essere visti dai nostri occhi fisici. Ma certe energie fanno in modo che i vortici degli atomi del corpo spirituale ruotino ad una velocità inferiore, quella della luce. Quando ciò si verifica, lo spirito diventa visibile ai nostri occhi fisici. Per converso, ogni qual volta lo spirito intende smaterializzarsi, i vortici degli atomi spirituali aumentano la loro velocità di rotazione, ed esso non è più visibile con i nostri occhi fisici: sparisce in una dimensione diversa. Ash e Hewitt chiamano questa materializzazione “transustanziazione” per riflettere il cambiamento nella sostanza ma non nella forma del vortice. La transustanziazione non muterebbe la struttura atomica o molecolare di un corpo. Per mezzo della transustanziazione un’intelligenza, un essere eterico, uno spirito dell’Aldilà o un oggetto possono materializzarsi o smaterializzarsi. Ma, come giustamente sottolineano Ash e Hewitt, quella smaterializzazione non è una dissoluzione. Sono l’accelerazione e la decelerazione della velocità dei vortici degli atomi che spiegano le storiche apparizioni dal nulla e le sparizioni di persone che si verificano sotto ai nostri occhi. Ash e Hewitt forniscono diversi esempi di materializzazioni e smaterializzazioni ben documentate. La materializzazione è coerente con la tesi secondo la quale la vita continua dopo la morte fisica. Vedi la fenomenologia del medium Mirabelli (Capitolo 10), la cui materializzazione si verificò in Brasile in pieno giorno e in presenza di scienziati e di centinaia di altre persone.