Calendario Wicca – Festività – 16 Ottobre : Festa di Astarte
Il 16 Ottobre si festeggia la Festa di Astarte.
Astarte, dea semitica occidentale d’amore, di sessualità e di guerra. Astarte fu adorata dai Giudei, dagli Israeliti ed i Fenici (i canaaniti nella Bibbia). Il suo culto fu la culla dei ciprioti Afrodite e Adone ed i suoi rituali assomigliano a quelli di Cybele ed Attis. Astarte è anche connessa alla Mesopotamica Isjtar, dalla quale deriva il suo nome.
Le Origini della Dea Astarte
Astarte è la forma Greca del nome Semitico Occidentale Asjtart o Ashtart. Nei miti di Ugarit il suo nome è pronunciato Athtart o Athartu. E’ anche chiamata “la Forte”. Altri nomi sono Baalat (Signora), Regina del Cielo, Regina delle Donne, Urania (la Celestiale), Athirat (Signora del Mare), Madre Benedetta, Signora delle Acque, Guardiana delle Navi, Signora delle Battaglie, Dea della Tempesta e Signora dell’Amore. Il mare, la Luna ed il pianeta Venere sono tutti associati a Lei. A volte il suo nome è combinato con la dea Fanicia/Punica Tanit. In quanto dea della passione, della sessualità e della fertilità è anche chiamata “Grande Utero”. Il suo titolo fu “Qadashu” (Santa).
La versione Semitica di Astarte è Asherah o Ashtart; la versione Israelita è Astoroth o Ashtoreth, un gioco di parole che combinava “Ashtart” e “boshet” per far si che il suo nome significasse “indecente”. Nella bibbia le fu dato questo titolo per le sue selvagge energie sessuali e per “concepire ma non dare figli ai suoi amanti”.
La Foresta del Libano fu sacra ad Astarte ed a lei fu eretto un tempio sulla cima del Monte Libano. Era servita sia da Sacerdotesse che da Sacerdoti. Nei suoi templi risiedevano sia maschi che femmine hierodules (prostitute sacre). Il maschio era chiamato Kalbu e la femmina Qodesja. Rituali orgiastici erano parte della sua adorazione – proprio come lo furono per l’adorazione di Cybele. Astarte è spesso presentata con un leone e una coppa nella quale offre da bere al suo amante. Leoni, fiori e serpenti appartengono ai suoi rituali. Le offerte al tempio di Astarte consistevano in incenso, birra, vino e sacrifici di sangue. Le Sacerdotesse erano considerate prostitute sacre rappresentanti del ruolo di Astarte come Dea dell’Amore. Stranieri potevano andare al suo tempio e compiere un atto di adorazione in unione sessuale con le Sacerdotesse. Era costume delle giovani donne prima del matrimonio santificarsi alla vista di Astarte intrattenendo visitatori nel tempio. I sacerdoti di Astarte si auto-eviravano in una danza estatica. Essi erano abitualmente visti nella vestizione e nel trucco delle donne, danzando e realizzando auto-mutilazioni. Il loro servizio consisteva nel compiere il letterale sacrificio della loro fertilità. Il simbolo di Canaan fu l’Asherah o palo sacro in suo onore come consorte di Baal. In Siria e Cipro il suo simbolo era una pietra conica e circolare. L’Uovo Sacro rappresentante di fecondità e la melagrana (il frutto con le uova) furono anch’essi simboli di Astarte.
Astarte nel Paganesimo
Nella cultura pagana Astarte è associata con l’Equinozio Invernale e con la primavera in generale. Lei governa il Venerdì e i mesi di Aprile e Ottobre. I primi frutti del raccolto e i figli primogeniti sono sacri ad Astarte. Suoi animali sacri sono la colomba, il gufo, il leone, il toro, il cavallo e i serpenti. E’ probabile anche se non chiaro che anche i pesci le fossero sacri in quanto nel suoi templi furono trovate vasche per pesci. I suoi colori sono il rosso e il bianco, similmente al fiore dell’albero di acacia che è considerato un suo emblema. Il cedro, la rosa, l’ontano, il tamarindo e gli alberi di cipresso le erano anche sacri. Il suo compagno è Baal-Hadad, il dio delle tempeste, principalmente mostrato come un toro. Astarte fu quindi chiamata “Shem B’l” (nome di Baal). Nelle raffigurazioni compare spesso nuda ed in quelle egiziane con ampie corna ricurve, sull’esempio di Hathor. Il nome Astarte o Ashtoret compare spesso nell’Antico Testamento. La differenza di pronuncia nell’ebraico biblico (‘Aštōret invece di ‘Ašteret) deriverebbe dalla sostituzione delle vocali del nome della divinità fenicia con quelle del termine bōshet (“vergogna”). A volte, come in Giudici 10:6, si incontra la forma plurale ‘Aštērōt, termine indicante probabilmente divinità femminili di origine straniera, come i “Ba‘alim” per Baal.
La figura di Astarte
Nella mitologia Ugaritiana ha un ruolo minore come un’aiutante di Anat e Baal nella loro battaglia contro Mot e Yammu. Comunque, Astarte fu una dea maggiore nella religione Fenicia, principalmente a Sidone e a Tiro. Luciano di Samosate racconta dopo una visita al tempio di Sidone in Fenicia che Astarte era la stessa Dea Lunare Greca Selene o Europa (che significa Luna Piena). I sacerdoti con cui parlò gli dissero che il tempio di Europa era della casa reale di Agenore, che fu portato a Creta da Zeus nella forma di un toro. Lo stesso mito era raccontato a Tiro. Non è certo quale fu la storia originale. Il territorio dei Fenici ha avuto molti altri occupanti, come i Minoici e i Micenei. Fenicia/Canaan fu la più importante nazione di commercio marittimo nel Mediterraneo, la sua influenza su altre culture non può essere scartata.Originariamente, i Fenici avevano pratiche religiose e sessuali identiche ai Canaaniti. Le loro deità principali erano El (chiamato Baal) e Astarte o Baalat (equivalente di Ishtar dei Babilonesi). Fu Astarte o Baalat a mutare il proprio nome con le migrazioni dei Fenici nel Mediterraneo.A Sidone, Astarte fu la deità predominante e molte regine e re dichiaravano di essere sue sacerdotesse e sacerdoti. Nella Sidone del 14° secolo Astarte fu un completo culto di prostituzione. A Kition, gli uomini dovevano lavarsi il capo per adorare la dea. Le ceramiche descrivono danzatrici femminili e feste. All’interno dei santuari ogni altare aveva una asherah, a significare la fertilità e dove erano fatte offerte di animali. Figure di Madre Dea e donne gravide o con un bambino sono state trovate ovunque. A Byblos, Astarte divenne Baalat come signora o Baalat Gebal o Baalat di Byblos. Lei era la madre terra, la fertilità, dea e generatrice degli dei, degli uomini, delle piante e degli animali. Adone appare qui come un più recente dio di morte e vegetazione associato con la madre dea. I soldati adoravano il loro Baal Addir dedicato unicamente alla guerra.