Calendario Wicca – Festività – 1 Novembre : Samhain, Calenda, Samonios
Il 1° Novembre si festeggia Samhain che rappresenta il Capodanno celtico, e insieme al Grande Sabba di Halloween e alla Festa degli Spiriti è considerato il Triplice Sabbat Pagano.
Nella dimensione circolare-ciclica del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all’anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.
Calenda o Samhain e’ il capodanno pagano. Fine dell’estate e inizio dell’inverno per i Celti, ovvero fine e inizio del nuovo anno… il passaggio forse piu’ importante. Questa festa viene anche considerata la terza ed ultima festa del Raccolto. In questo avvenimento, la Dea si addormenta e lo scettro passa al Dio, ormai vecchio e in declino, nella stagione invernale. Anche la natura sembra morire, ma si ridestera’ la stagione successiva, tornando alla vita insieme alla Dea. Per alcune tradizioni, la Dea non si addormenta, ma discende nella terra, lontana dalla luce, assumento l’aspetto oscuro che caratterizzera’ l’inverno. In altre tradizioni, questa celebrazione corrisponde alla “morte” del Dio, che rinascera’ poi al Solstizio d’Inverno, dal grembo della Dea. La Calenda o Samhain e’ un momento di riflessione interiore, di abbandono del vecchio e di preparazione al rinnovamento. Ci fermiamo, riflettiamo su cio’ che abbiamo compiuto durante l’anno, e cosi’ facendo guardiamo a quello che verra’. Come la natura si spoglia, s’arresta e si addormenta, altrettanto faremo noi, utilizzando questo sonno rigeneratore per prepararci ad affrontare la nuova vita e il nuovo ciclo. La notte di questa festa e’ inoltre il momento dell’anno in cui le “divisioni” tra i piani di realta’ si assottigliano, e il contatto tra questi e’ piu’ intenso. Anche per questo nel passato si riteneva che in questa notte, gli spiriti dei defunti tornassero a camminare sulla terra, e a fare visita ai vivi. Anticamente infatti si mettevano fuori casa luci e lanterne ad indicare il cammino agli spiriti.
Samhain è il più importante sabbat di tutta la ruota dell’anno. Infatti combina numerosi elementi sacri: il raccolto agricolo, il raccolto selvatico, la transizione della stagione autunnale e la commemorazione del giorno dei morti. E’ il momento per ricordare i nostri antenati e i nostri amati che ci hanno salutati. E’ un tempo solenne legato alla contemplazione del mistero della vita e della morte. Samhain è tempo di introspezione, di discernimento del falso nella nostra vita, nel nostro cuore e nella nostra anima. E’il momento per guarire le ferite più profonde, per guardare laddove abbiamo cicatrici ancora evidenti, per riflettere sul dolore ricevuto ed inferto.Adesso è il momento per osservare la natura delle nostre motivazioni e il risultato delle nostre azioni. Samhain vuol dire comunicare e ascoltare gli altri. Nostro è il tempo della morte e della rinascita.Le foglie stanno cadendo, le mele sono mature ed il ghiaccio si posa sul terreno. C’è profumo di Autunno nell’aria, un indescrivibile odore di Ottobre – zucche, mele, cannella, foglie secche e birra. Con l’avvicinarsi di Samhain il velo tra i mondi diventa ogni notte più sottile. Potete percepirlo tutt’attorno che l’Altromondo si avvicina e la luce del sole si trasforma in luce del tramonto. I nostri antenati sono celebrati a Samhain: è il tempo dei morti e dei morenti. Gli spiriti dei defunti sono più vicini ai nostri cuori in questo momento in cui persino la terra sta morendo. Un umore malinconico e introspettivo scende su di noi in questo tempo oscuro di fini e completamenti ma anche di eventuali rinascite. Nelle ombre crescenti, l’oscurità e la nebbia prevalgono e gli alberi cedono le loro foglie prendendo anch’essi le sembianze di scheletri. Questo era anche il momento in cui il bestiame veniva ucciso per avere la carne da consumare nei mesi invernali (la morte simbolica del Dio grano). Tutti i cereali ancora presenti nei campi dopo Samhain venivano considerati tabù, nessuno li poteva raccogliere e diventavano un’offerta per gli spiriti della natura.
Samhain è la festa più conosciuta di quelle stregonesche. Ovviamente perchè è un sabbat festoso (certo molti direbbero non come Beltane) e soprattutto è l’unico sabbat che le persone comuni riconoscono come festa pagana (anche se con dei preconcetti ovviamente) e amano festeggiarlo ugualmente. Negli anni passati, la Chiesa Cristiana decise, secondo tradizione del tempo, che le persone avrebbero potuto mantenere questa festa a cui erano così legati ma che necessitava di un nuovo nome. Inoltre decise che invece di essere una festa per celebrare tutti i morti, si doveva trasformare in una celebrazione dei santi defunti. Quindi la festa si è trasformata nella più conosciuta Ogni Santi. I nostri antenati avevano l’abitudine di proteggere se stessi questa notte, ritagliando visi nelle verdure e mettendole vicino alle finestre. Questo diede vita alla così detta zucca di Jack o’ Lantern. Queste facce intagliate nella zucca venivano poste accanto alle finestre per tenere lontani gli spiriti del mondo ultraterreno. Essendo il velo dei mondi sottili, non erano solo gli antenati a tornare in terra ma tutto il popolo del Sotterraneo. Samhain è la fine della metà dell’anno “estivo”. E’ anche l’ultimo raccolto prima della neve. E’ il nero opposto di Beltane, annuncia il ruolo dell’Oscurità e celebra la Crona. E’anche considerato il primo dell’anno stregonico. Poichè i Celti consideravano il tempo come circolare, piuttosto che lineare, la notte è al tempo stesso la fine e l’inizio dell’anno. Samhain oggigiorno è famoso come Halloween, una contrazione delle parole Hallowed Evening ovvero pomeriggio santo e ovviamente ha ancora molto della vecchia tradizione celtica, nonostante i tentativi della chiesa di trasformarlo in un giorno di preghiera per il pantheon dei santi.
L’aspetto più conosciuto di Samhain è la Festa dei Morti. E’ una notte per onorare gli antenati, per celebrare le loro vite e per rispettare le loro memorie. E’ un momento in cui le famiglie si riuniscono e si raccontano le vite dei bisnonni e le legende sui re e sui cavalieri. Si credeva che in questa notte i defunti potessero tornare sulla terra a trovare i viventi. Era uso comune preparare la tavola anche per coloro morti da poco e lasciare del cibo per le loro anime erranti. Le luci erano messe alle finestre e lungo le strade per guidare gli spiriti della notte. L’altro ruolo di Samhain, meno conosciuto, è quello del momento sacro divinatorio. E’ una notte per usare le rune, i tarocchi, la sfera di cristallo. E’ inoltre una notte importante per prendere decisioni. I falò di Samhain, venivano accesi su ogni collina della Britannia e dell’Irlanda al tramonto del 30 Ottobre. Il fuoco aveva come significato magico di mantenere l’energia del Dio morente per traghettarla nella luce del Nuovo Anno. Tuttora in molte isole della Britannia questi falò vengono ancora accesi per onorare la vecchia tradizione. Molti sostengono che il tradizionale “dolcetto/scherzetto” derivi da una tattica per spaventare le fate e agli spiriti monelli ma in realtà è un’usanza che nasce durante l’inquisizione. Durante i secoli bui, dipingersi di nero e travestirsi era abitudine delle streghe che si recavano ai sabbat per evitare controlli. La maschera aveva anche il beneficio di spaventare un inquisitore che avesse avuto la sfortuna di incontrarle di notte nei boschi.
Il significato di Samhain
Questa è il triplice sabbat del capodanno pagano e si celebra la morte del vecchio e l’inizio del nuovo anno, due aspetti della vita che rappresentano la purificazione e la rigenerazione. E’ quindi il momento della riflessione interiore per prepararsi al rinnovamento. Durante le celebrazioni le streghe accendono dei grandi falò nei quali bruciano tutto ciò che è rimasto; dai rami secchi alla paglia, alle foglie secche etc. E’ opportuno chiudere tutte le questioni lasciate in sospeso, saldare i debiti, risolvere le controversie; per non lasciare che tutto questo bagaglio pregiudichi la buona sorte dell’anno che deve venire.In questo giorno l’energia della vita e della morte entrano in connessione, l’inizio e la fine diventano un’unica cosa, sono lo stesso punto di uno stesso cerchio. Questa festa viene chiamata nell’antica tradizione ” la Festa degli Spiriti”.E’ importante onorare i defunti per far si che il loro sonno sia tranquillo e senza dispiaceri. Poichè il velo che ci unisce a Samhain si fa più sottile, gli spiriti dei defunti possono tornare a camminare sulla terra per farci visita e questo è il momento in cui i loro messaggi ci raggiungono con molta facilità. Usare gli strumenti divinatori in queti giorni è quindi come costruire un ponte tra noi e loro, proprio come facevano gli antichi Druidi nel passato. Samhain è anche il momento per liberarsi delle debolezze. Su un foglio di carta scrivete le vostre debolezze o le brutte abitudini che vorreste perdere. Meditate su come la vostra vita potrebbe cambiare eliminandole dalla vostra vita. Quindi bruciate il pezzo di carta, possibilmente in un fuoco rituale, ringraziate gli Dei e continuate con la vostra celebrazione.
Samhain e gli antichi popoli.
Come molte feste celtiche, veniva celebrata a più livelli: dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell’immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali. Essere soli in questa occasione significava esporre sé stessi ed il proprio spirito ai pericoli dei rigori invernali. Naturalmente, questo aspetto della festa ha perso in epoca moderna gran parte del suo significato, visto che oggi le carestie fortunatamente non costituiscono più un problema come presso le antiche società rurali. Spiritualmente parlando, la festa era un momento di contemplazione. Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh, “Festa dei Morti”). Questo era il periodo più magico dell’anno: il giorno che non esisteva. Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi e permettendo alle forze del caos di invadere i reami dell’ordine ed al mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi. I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore. Da questo punto di vista le tribù erano un tutt’uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del Cristianesimo.Samhain fa parte dei momenti dell’anno che segnano tangibilmente il ritmo solare – lunare – agricolo ed è una festa di distruzione e ricostruzione del tempo cosmico, per cui chi non vi partecipava rischiava di essere distrutto poiché escluso dal tempo. A questo proposito in un testo ogamico sta scritto che “chi non veniva ad Emain in occasione della notte di Samhain perdeva la sua ragione. Si provvedeva ad alzare il tumulo, la sua tomba e la sua pietra tombale nella mattina seguente “ (“Ogam”, XI, 61). L’autorità reale è sospesa, il re subisce la morte rituale, è annegato in una botte di vino e la sua casa viene incendiata (“Ogam” , VII, 38). Samhain è una festa mitico-rituale che presenta evidenti aspetti di culto di rottura delle norme tradizionali e di riti di propiziazione. A quest’ultimo proposito antichi testi gaelici irlandesi parlano di sacrifici di primogeniti di animali (è dubbio che venissero eseguiti anche sacrifici umani), offerti all’idolo Cromm Cruaich (“Testa del Tumulo”). Tale uso crudele sarebbe stato abolito da San Patrizio.
I Simboli di Samhain
I simboli di questa festa sono la zucca, le nocciole e la mela.
La mela, frutto sacro in molte tradizioni, riassume in sé molti significati che fanno capo alla triade di amore – conoscenza – morte. E’ il frutto della conoscenza proibita come nel caso della Bibbia, ma più spesso come conoscenza da “coltivare”. Infatti nella tradizione celtica il legno del melo è uno dei nove Legni Sacri dei Druidi, usato per accendere i fuochi delle cerimonie sacre. La mela nasconde al suo interno un simbolo sacro. Se si taglia il frutto verticalmente si vedrà al centro una stella a cinque punte, la cui simmetria riflette. La Sezione Aurea del numero sacro ai pitagorici. Il pentagramma. Le mele sono anche per questo usate negli incantesimi per tenere unita una coppia o trovare l’anima gemella mentre il legno del melo si utilizza per costruire talismani per la longevità, l’eterna giovinezza e l’immortalità. Il ricordo del cibo degli dei e delle fate permane nel Nord Europa sotto forma di sidro, vino di mele, o di “wassail”, sidro bollito con spezie e mele intere. Queste bevande vengono consumate durante il Solstizio d’Inverno o ad Halloween come augurio di prosperità. Le nocciole sono il frutto simbolo della sapienza magica e il nocciolo era un albero sacro ai Celti, simbolo di saggezza e di segreta conoscenza. All’albero al legno ed al frutto della noce, anche le streghe di casa nostra riconoscono ad essi doti particolari. Rammentate il famoso “noce di Benevento” attorno al quale si riunivano le streghe durante i sabbat?. Un tempo l’albero del noce veniva piantato sempre distante dagli altri alberi da frutto perchè considerato “velenoso” se cresceva a contatto con altre piante.
Alkemill / LilithEye