The 13 Principles of Wiccan Belief – I 13 principi del credo Wiccan
Per comprendere meglio storia e costituzione è interessante affrontare quello che storicamente fu un tentativo di riassumere in una serie di principi sintetici, la Wicca. Questo tentativo di uniformare e definire differenti percorsi presenti in quel periodo negli Stati Uniti portò all’alleanza di alcune streghe che culminò nel “Concilio delle Streghe Americane” presieduto da Carl Llewellyn Weschcke. Weschcke era un editore, aveva fondato pochi anni prima la “Llewellyn”, oggi una delle più note case editrici esoteriche degli Stati Uniti.
Il Concilio delle Streghe Americane si riunì nell’autunno del 1973, ad esso parteciparono circa una settantina tra rappresentanti delle tradizioni wiccan e pagane. Attraverso la sua casa editrice Weschcke pubblicò un bollettino chiamato “Touchstone”, che il concilio usava per diffondere tutte le informazioni sui vari percorsi dei partecipanti. Tra questi erano presenti personaggi come il contestato Gavin Frost che nel 1968 aveva fondato la “Church and School of Wicca”, prima chiesa wiccan riconosciuta dal governo federale, Isaac Bonewits, noto autore di pregevoli testi sul paganesimo e la magia, che nel 1966 aveva iniziato il suo percorso nel movimento druidico americano, Oberon Zell il fondatore di una delle prime riviste americane di neopaganesimo “Green Egg”, Herman Slater (soprannominato successivamente “Horrible Herman”, a causa di diverse accuse di plagio) proprietario della prima libreria esoterica di New York che tra il 1970 e il 1990 divenne uno dei punti di riferimento della comunità pagana della Grande Mela, Grande Sacerdote Wiccan e iniziato da Edmund Buczinsky, e infine non si può non citare Lady Sheeba, altro personaggio molto controverso, per aver reso pubblico proprio con la Llewellyn, il “Libro delle Ombre”, nel 1971. Spesso per superficialità, si crede che autrici come Doreen Valiente, abbiano partecipato al concilio, ma a parte il fatto che Doreen Valiente era inglese, proprio durante quegli anni era presente una certa animosità tra il mondo pagano inglese e quello americano che sconfinavano quasi in una sorta di razzismo. Ecco in primo luogo perché Weschcke sottolinea l’americanità del Concilio, ma perché l’esigenza di un concilio e di principi uniformanti? Perché l’editore della Llewellyn riteneva, non senza ragione, che la Wicca dovesse essere chiaramente distinta agli occhi del grande pubblico dal satanismo e l’urgenza di questa necessità può essere ricondotta al terzo contatto della Vecchia Religione” con l’Italia. Il primo aveva precorso l’epoca della Wicca, ed era stato quello tra Charles Godfrey Leland e Maddalena, la strega italiana che consegna a Leland il testo del Vangelo delle streghe, che l’autore pubblica come “Aradia: the gospel of witches”, che resta uno dei pilastri della moderna stregoneria pagana. Il secondo, breve contatto, avviene tra Gerald Gardner e Julius Evola. Il terzo tra un regista italiano (Luigi Scatini) e una delle più famose iniziate di Gardner, Eleanor Rae Bone, e successivamente anche Alex Sanders. Luigi Scattini a quell’epoca era noto in Italia e all’estero per aver realizzato un documentario “Svezia: inferno e paradiso”. Interessato a proseguire l’esperienza si rivolge al mondo dell’esoterismo, in particolare quello inglese e americano: dai distinti incontri con Eleanor Rae Bone e Alex Sanders, nel 1969, escono tre parti del documentario. Eleanor Bone era già nota al pubblico per aver partecipato ad un talk show televisivo negli USA, e per essere comparsa in Inghilterra in vari articoli di giornale e trasmissioni radio, proseguendo idealmente l’opera di Gardner di diffusione della Wicca anche attraverso i media. La parte del documentario con lei protagonista la mostra prima mentre si dichiara pubblicamente strega e poi all’opera in un esorcismo per togliere una fattura in un cerchio skyclad, il resto del documentario mostra rituali afro-caraibici, messe nere e un’ intervista a Anton Szandor LaVey, leader della Chiesa di Satana. Il documentario “Angeli Bianchi, Angeli Neri” è un successo cinematografico tale da essere doppiato per il pubblico americano e anglosassone nel 1970, sotto il nome rispettivamente di “Witchcraft ‘70” o “The Occult Experience”. La casa produttrice americana apporta delle modifiche sostanziali al testo e se già l’edizione italiana, con testo di Alberto Bevilacqua, poteva essere uno scandalo, nell’edizione americana Eleanor Bone viene identificata con una satanista e assieme a lei (e ad Alex) tutta la stregoneria europea e d’oltreoceano, dove il film ebbe una notevole risonanza. È possibile che sia anche per questo assai spiacevole episodio che Eleanor Bone si ritira dalle scene nel 1972, quando già Doreen Valiente aveva deciso di restare ai margini della scena wiccan e neopagana inglese.
Di certo è la fama ambigua della Wicca uno dei motivi che spinge Weschcke a mettere insieme il Concilio, sull’onda della pessima pubblicità mediatica (un fenomeno che del resto non ha mai cessato di interessare la Wicca, in qualsiasi paese, compresa l’Italia, dove le poche, per fortuna, comparsate televisive del “presunto” wiccan di turno in cerca di cinque minuti di celebrità sono state a dir poco disastrose).È quindi in questo clima che nasce il Concilio delle Streghe Americane che nell’aprile del 1974 riuscì a condensare un insieme di principi accettabili da tutte le diverse tradizioni che Weschcke definì ‘The 13 Principles of Wiccan Belief”
- 1 – Pratichiamo riti di armonizzazione con il ritmo naturale delle forze vitali segnato dalle fasi della luna, dai quarti e dai mezzi quarti stagionali.
- 2 – Riconosciamo che la nostra intelligenza ci da una responsabilità unica e particolare verso il nostro ambiente. Cerchiamo di vivere in armonia con la natura, in un equilibrio ecologico che
- permetta di dare completezza alla vita e alla coscienza all’interno di un’idea di evoluzione.
- 3 – Siamo consapevoli di un potere molto più profondo rispetto a quello manifesto alla persona comune. Poiché è molto più grande dell’ordinario è talvolta chiamato “soprannaturale”, ma
- per noi questa energia fa parte del potenziale di tutti.
- 4 – Concepiamo la Forza Creatrice nell’universo come manifesta attraverso la polarità – data dal maschile e dal femminile e (tale Forza Creatrice) come latente in tutte le persone, ed ope-
- rante attraverso l’interazione del maschile e del femminile. Noi non valutiamo nessuno dei due superiore all’altro, sapendo che ciascuno è complementare all’altro. Valutiamo il sesso come piacere, come il simbolo e l’incarnazione della vita.
- 5 – Riconosciamo sia mondi Esteriori sia Interiori, non trascu-riamo una dimensione per l’altra, vedendo entrambe come necessarie per la nostra pienezza.
- 6 – Non riconosciamo alcuna gerarchia autoritaria, ma onoria-mo chi insegna, rispettiamo coloro che dividono la loro maggio-re conoscenza e saggezza, e riconosciamo quelli che coraggio-samente si dedicano ad essere guide.
- 7 – Vediamo la religione, la magia e la saggezza nel vivere unite nel come percepiamo e viviamo il mondo – una visione del mondo e una filosofia di vita che noi identifichiamo come “Stregoneria – la Via della Wicca”.
- 8 – Chiamarsi Strega non fa di quella persona una Strega – ma neppure lo fa l’eredità, né il collezionare titoli, gradi e inizia-zioni. Un Wiccan cerca di controllare le forze dentro di se che rendono possibile la vita, in modo da poter vivere con saggezza e bene senza danneggiare gli altri e in armonia con la Natura
- 9 – Crediamo nell’affermazione e nel compimento della vita attraverso la continua evoluzione ed il continuo sviluppo della coscienza, che danno senso all’Universo che noi conosciamo e al nostro ruolo al suo interno.
- 10 – La nostra unica animosità verso il Cristianesimo, o verso qualsiasi altra religione o filosofia, è limitata al fatto che le sue istituzioni hanno dichiarato di essere “l’unica via” e hanno cercato di negare la libertà degli altri e di sopprimere altri tipi di pratiche e credenze religiose.
- 11 – Come Streghe americane non ci sentiamo minacciati dai dibattiti sulla storia dell’Arte e la legittimità dei vari aspetti della stregoneria e del paganesimo antico. Siamo concentrati sul nostro presente e sul nostro futuro
- 12 – Non accettiamo il concetto di male assoluto, né adoriamo alcuna entità come “Satana” o “il Diavolo”, come vengono definiti dalla tradizione cristiana. Noi non cerchiamo il potere attraverso la sofferenza degli altri, né accettiamo che i benefici personali possano derivare unicamente dall’averli negati a un altro.Crediamo che è all’interno della natura che dovremmo cercare ciò che serve alla nostra salute e al nostro benessere.
- 13 – Crediamo che dovremmo cercare nella Natura tutto ciò che può contribuire alla nostra salute e benessere.
Il CONCILIO DELLE STREGHE americane si scioglierà di lì a poco, ma la fama di questi principi sarà consolidata dal fatto che verranno incorporati nel 1978 nel “United States of America Army’s Religious Requirements and Practices of Certain Selected Groups: A Handbook for Chaplains” nella sezione sulla religione Wicca curata dal Rev. Dr. J. Gordon Melton, direttore dell’ “Institute for the Study of American Religion”. Naturalmente i tredici principi sono un utile, quanto assolutamente limitato riassunto di che cosa è la Wicca. Utili perché possono definire la Wicca per esempio nel contesto di uno statuto di un’associazione o in atti di carattere amministrativo, o in un manuale, e almeno alcuni possono essere un punto di partenza per un neofita che si avvicina alla Wicca. Considerate le premesse all’inizio di questo paragrafo, nessuna religione può essere ridotta semplicemente in “principi” senza snaturarla e men che meno la Wicca. È ovvio quindi da una parte che solo un idiota si cimenterebbe a criticare la Wicca partendo da questi principi che è ovvio siano di per se limitati, sebbene dettatati dalle necessità. Abbiamo tratteggiato quindi a grandi linee le caratteristiche della Wicca, e accennato al fatto che essa non crede che ci siano delle regole divine stabilite per il comportamento umano come i dieci comandamenti biblici. Vale la pena però di affrontare questo argomento più da vicino.
” I principi della Wicca ” di Cronos e Carmilla