Lo spiritismo è un movimento sviluppatosi negli Stati Uniti a partire dalla metà 1800. Esso si basa sul presupposto che la sopravvivenza alla morte del corpo sia una realtà e che, attraverso medium e tecniche varie, sia possibile comunicare con i trapassati. La ricerca parapsicologica è nata in pratica dallo spiritismo: furono infatti i fenomeni inspiegabili prodotti dai medium a suscitare l’interesse di scienziati e ricercatori e a promuovere la ricerca sia su questi stessi fenomeni che sulle percezioni extrasensoriali.
I defunti, generalmente, parlano attraverso il medium, che può esprimersi con la sua voce o con quella che il defunto aveva mentre era vivente. A volte si esprimono in lingue straniere, anche sconosciute (xenoglossia), oppure utilizzano colpi battuti sul tavolino (tiptologia). Esiste anche una planchette (o tabellone), con scritte le lettere dell’alfabeto e su cui si fa scorrere un bicchiere o un apposito aggeggio. Alcuni utilizzano la “scrittura automatica”, in cui una persona, in stato alterato di coscienza, scrive messaggi che si presumono dettati dagli spiriti. Il modo più moderno per comunicare con i defunti viene chiamato metafonia, ed utilizza un registratore magnetico per registrare i loro messaggi. Con la metafonia i defunti possono parlare e scrivere messaggi senza nessun apparente intervento umano.
Lo spiritismo nasce come dottrina filosofica nel 1857, in Francia. Fu Hippolyte Léon, meglio noto con lo pseudonimo Allan Kardec, a gettare le basi, scrivendo ben cinque libri che analizzavano la struttura di questo fenomeno. Dal punto di vista meramente filosofico, esso si opponeva rispetto al materialismo. Il termine spiritismo fu quello scelto per definire questa nuova dottrina.
Il nome ‘spiritisme’ era contenuto proprio nel Libro degli Spiriti di Kardec; tuttavia nel corso degli anni il termine spiritismo è stato utilizzato per riferirsi anche a dei fenomeni del tutto distinti rispetto a quelli ai quali Kardec voleva far riferimento nei suoi studi, andando ad indicare anche altre religioni misteriose o che si interfacciavano con gli spiriti.Kardec ebbe modo, nel corso dei suoi studi e delle sue ricerche, di giungere alla definizione per cui gli spiriti comunicavano con gli esseri umani. Spirito era una intelligenza non dotata di corpo, secondo la prima definizione.
Per poter mettere in contatto spiriti e esseri umani, occorreva un tramite, che era la medium: medium era una persona, come vedremo, che aveva doti particolari e come tale poteva intercedere fra esseri umani e spiriti nel corso dell’apposita seduta.
Lo spiritismo è una dottrina che ha avuto contatti con l’esoterismo e con la parapsicologia, ed ha avuto milioni di seguaci in moltissimi paesi di tutto il mondo. Ancora oggi c’è chi studia lo spiritismo, il modo in cui gli spiriti si manifesterebbero nel mondo, specialmente in Paesi europei e in America del Sud (soprattutto in Brasile, dove questa dottrina è estremamente seguita anche se in molte declinazioni diverse).
La storia dello spiritismo
Lo spiritismo affonda le radici nel tentativo di dare una spiegazione ai fenomeni paranormali, vale a dire ai fenomeni che non potevano essere razionalmente spiegati con la scienza o la ragione. I primi fenomeni di questo tipo furono quelli che avvennero alle sorelle Fox, tre sorelle degli USA che avevano tenuto in scacco l’Europa sostenendo che nella loro casa avvenissero delle cose inspiegabili, e che ci fosse uno spirito, che esse chiamarono Mister Splitfoot, ad indicare il demonio. Le tre donne divennero anche delle famose medium, che tenevano le loro segue pubbliche anche nelle grandi città statunitensi come a New York, e questo suscitò un grandissimo clamore.
Anche se una delle sorelle disse che in realtà erano stati usati dei trucchi, e ritrattò quanto detto poco dopo, ormai la febbre dei fenomeni paranormali si era estesa a macchia d’olio in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Kardec provò fin da subito ad investigare i fenomeni, catalogandoli e studiandoli. Dopo qualche anno di ricerca, egli arrivò al punto che secondo lui quanto denunciato avveniva realmente, e fu allora che decise di pubblicare il suo ‘Il libro degli spiriti’ a proprie spese. Il libro, nella foga collettiva dello spiritismo, ebbe un successo enorme, in quanto forniva i presunti metodi per dialogare con gli spiriti. Questo però provocò la reazione della chiesa cattolica, che arrivò a bruciare i libri e a metterli all’indice proibendone la diffusione. In ogni caso Kardec proseguì nella scrittura di altri quattro libri, tutti incentrati sul tema dello spiritismo. Sorsero quindi migliaia di centri spiritici in tutto il mondo, soprattutto in Brasile. Nel 1890, si stimavano circa 15 milioni di seguaci dello spiritismo in tutto il mondo. Fu allora che i tempi furono maturi per passare ad una dottrina filosofica dello spiritismo. Esso, come abbiamo detto, si opponeva al materialismo, e quindi si richiamava all’entità spirituale dell’uomo. Secondo questa dottrina non esistevano né angeli né demoni, ma solamente spiriti, che potevano essere più o meno evoluti dal punto di vista spirituale. Lo spiritismo non riconosceva l’esistenza né di inferno né di purgatorio. Fondamenti della dottrina erano i concetti di immortali dell’anima, e la reincarnazione, vista come una sorta di ruota durante la quale lo spirito viveva più volte nel corpo per purificarsi sempre di più dai propri difetti. Alcuni studiosi della parapsicologia addirittura giunsero a dire che lo spiritismo fosse una scienza, perché gli esperimenti erano portati avanti con il metodo scientifico. Ovviamente la comunità scientifica non accettò mai queste tesi e nessuna rivista pubblicò mai le loro tesi.
Il medium
Medium è un termine latino che significa ‘mezzo, strumento’ e nella dottrina dello spiritismo, è quel soggetto che funge da intermediario fra le entità soprannaturali e gli esseri umani. Il termine medium compare per la prima volta attorno al 1950, nell’ambito degli studi sullo spiritismo. Medium indica, di volta in volta, colui che contatta gli spiriti o colui che riesce ad entrare in contatto scrivendo o parlando con le persone decedute. La figura dell’intermediario fra gli spiriti ed i viventi, in realtà, risale già alle civiltà più antiche, all’Egitto ed alla civiltà greca e romana. I medium, coloro che potevano comunicare direttamente con gli spiriti, erano ritenuti gli oracoli o i negromanti. Curioso notare che nella maggior parte dei casi, lo stato di trance nel quale cadevano gli oracoli prima di cominciare con l’aldilà era indotto da alcool, droghe, sostanze stupefacenti ricavate dalla natura e dai fumi, luci e danze frenetiche. Nel corso di questo stato di trance, il controllo del cervello verrebbe meno causando quindi la perdita di controllo che qualifica lo stato di ‘possessione’. Fu proprio Kardec, autore dei libri sullo spiritismo che abbiamo analizzato, a studiare per primo la figura del medium. Egli descrive questa figura particolare nel suo libro ‘Il libro degli spiriti’, che ebbe un successo enorme, sostenendo che i medium fossero intermediari fra uomini e spiriti, che fossero in possesso di una facoltà particolare, chiamata medianicità, che tutti gli uomini avrebbero ma in forme molto diverse.In seguito Kardec scrisse ‘Il libro dei medium’, un’opera di analisi dei fenomeni che aveva osservato e dei comportamenti dei medium, che si diffuse esponenzialmente soprattutto in Brasile. Figura diversa da quella del medium, che si mette in contatto con le persone che sono morte, è quella del channelling, termine inglese che significa ‘canalizzazione’. Quest’ultima figura avrebbe il potere di contattare non già gli spiriti delle persone morte, bensì i cosiddetti spiriti guida, coloro che sono identificati come entità libere. Queste entità scelgono come manifestarsi alla persona a seconda della loro volontà, e lo spirito guida rivolge ad altre entità delle domande che gli vengono poste dalla persona, rispondendo solitamente attraverso lo spostamento di oggetti. Dal punto di vista scientifico, non esiste alcuna prova della capacità dei medium di contattare l’aldilà. Nella maggior parte dei casi, si tratta di truffatori che hanno trovato un modo semplice per chiedere denaro a persone in uno stato di difficoltà.
Gli strumenti dello spiritismo
Nello spiritismo i medium utilizzano alcuni strumenti per mezzo dei quali percepiscono le entità spiritiche. Innanzitutto uno dei mezzi più famosi è il tavolino, usato per primo dalle sorelle Fox. Secondo tale metodo gli spiriti comunicavano battendo il tavolino per terra, dopo che il medium aveva a sua volta battuto e fatto vibrare le pareti ed i mobili.
La scrittura automatica è invece uno dei modi per mezzo dei quali gli spiriti, credono gli spiritisti, scrive dei testi utilizzando le mani dei medium. In questo caso il medium è proprio mezzo della scrittura e per mezzo suo lo spirito comunica.
Anche la Ouija, la tavoletta magica, è uno dei mezzi utilizzati dai medium, diventato molto famoso per le rappresentazioni cinematografiche.
La Ouija è una tavoletta rettangolare sulla quale si trovano incisi lettere, numeri e simboli. C’è anche un puntatore che dovrebbe essere indirizzato dallo spirito per indicare le varie lettere. Planchette invece è la tavoletta ouija dotata anche di una matita che consente la scrittura automatica, della quale abbiamo parlato poco più sopra.
Altri mezzi attraverso i quali, secondo la tradizione, gli spiriti si esprimono sarebbero i fenomeni di creatività medianica, cioè le varie opere artistiche scultoree e pittoriche compiute dai medium in stato di trance, che sarebbero espressione inconscia di ciò che lo spirito vuol trasmettere.