Nei due articoli precedenti ho parlato dei primi due step che portarono alla creazione del fenomeno che approfondisco in questo articolo: se Charles Leland e Margaret Murray hanno dato il via a questa macchina che ha valorizzato e reso famosa la cosiddetta “Vecchia Religione”, è a Gerald Gardner che si deve il punto di svolta. È lui infatti che dà vita alla Wicca, la religione delle streghe.
Nei primi decenni del Novecento il mondo anglosassone fu attraversato da una straordinaria ripresa dell’occultismo. Fra i molti personaggi che segnarono lo sviluppo di questo revival spicca, per quanto riguarda la rinascita della stregoneria, Gerald B. Gardner (1884 – 1964). Nato in Inghilterra il 13 giugno del 1884, trascorse la sua giovinezza e la prima età adulta in Asia, tra Ceylon, Singapore e la Malesia. Tornato dall’Estremo Oriente, nel 1938 si trasferì a Highcliffe, Hampshire, una cittadina nei pressi di New Forest, all’interno della quale si riuniva una congrega che si dichiarava discendente di un’antica tradizione stregonesca. Entrato in familiarità con i membri del gruppo, Gardner fu a sua volta iniziato alla stregoneria il 13 settembre 1939, ed acquisì il titolo di stregone.
Nel corso degli anni Cinquanta, Gardner si dedicò incessantemente alla promozione della stregoneria, che egli definiva Wica (forma contratta di witchcraft), per mezzo della stampa e della radio, tanto che fu definito dai giornali “Capo delle Streghe della Gran Bretagna” o, più comunemente, “Padre della Wicca”. Un’ulteriore spinta a queste attività venne dalla pubblicazione delle sue due opere principali, divenute poi pietre miliari del nuovo credo: Witchcraft Today, del 1954, introdotta entusiasticamente da Margaret Murray, e The Meaning of Witchcraft, del 1959.
Dopo la morte del fondatore, avvenuta nel 1964, il ruolo di guida della stregoneria anglosassone passò alla sacerdotessa Doreen Valiente.
Al contrario di Gardner, Doreen Valiente (1922-1999), iniziata con il nome di Ameth nel 1953, promosse una visione della stregoneria più discreta e meno spettacolarizzata. A lei si deve la riscrittura dei rituali fondamentali della Wicca, quali Witches’ Rune (La Runa delle Streghe o Canto delle Streghe) e il Charge of Goddess, e la pubblicazione di alcune opere divulgative il cui fine era chiarire in cosa consistesse la stregoneria moderna e contrastare l’associazione del nuovo credo al satanismo.
In cosa consiste il credo della Wicca?
La teologia wiccan ha una struttura complessa, che tende a mantenersi tale per la maggior parte delle sue correnti. Il concetto fondante dell’intero sistema teologico è la complementarietà tra i due principi cosmici primari, rappresentati dal Dio e dalla Dea, i quali fanno parte entrambi dell’Uno o Dryghten. Questa Divinità è la sorgente dalla quale viene emanata l’energia primordiale, che costituisce tutte le cose che esistono e che andrà a concretizzarsi in materia per dare la possibilità ai nostri cinque sensi di percepirla, anche se in modo infinitesimale.
Di notevole importanza è il concetto della Triplice Dea, che consiste nella visione della Divinità femminile manifestatasi in tre forme: la fanciulla, la madre e l’anziana. Le tre figure rappresentano la ciclicità che caratterizza il cosmo e sono per questo abbinate alle tre fasi della Luna (crescente, piena e calante) durante un mese siderale (27 giorni) o sinodico (29 giorni). Esse inoltre costituiscono il simbolo principale della Wicca, ovvero la Triplice Luna o Triluna.
Per quanto riguarda la cosmologia, viene ripresa l’idea classica dei cinque elementi. Secondo i Wiccan questi elementi sono le regole fondamentali del mondo fisico, attraverso i quali si può giungere al contatto mistico con le due Divinità. Quattro dei cinque elementi sono l’acqua, l’aria, il fuoco e la terra, i quali rappresentano la materia, mentre l’etere, l’ultimo elemento, rappresenta lo spirito (considerato come il principio primo che mantiene l’equilibrio del mondo). Gli elementi sono abbinati alle cinque punte del pentacolo, essendo quest’ultimo una rappresentazione simbolica del cosmo. Il cerchio nel quale è iscritto il simbolo indica l’infinito e l’eternità. Ad ogni elemento è poi abbinato un guardiano o Torre di Guardia. I guardiani sono considerati gli spiriti patroni degli elementi, coloro i quali catalizzano l’energia del cosmo e che hanno il compito di vegliare e difendere il rito che si sta compiendo.
Per quanto riguarda l’organizzazione interna, la realtà wiccan è scindibile in due tipologie, ovvero la prima tipicamente europea, basata sulle coven (piccoli gruppi che si riuniscono periodicamente), indipendenti le une dalle altre, e la seconda, emersa in Nord America, che approfondiremo nell’articolo di chiusura, per vedere nel dettaglio quali interessanti caratteristiche ha assunto.
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