Creare una sintesi dell’enorme mole di conoscenze a cui nei secoli si è dato il nome di ‘esoterismo’ è un’impresa a dir poco eroica.
Cercherò, con molta umiltà, di dare una sintesi il più chiara e semplice possibile, a chi fa i primi passi in questo affascinante mondo sperando di creare una linea guida che stimoli la curiosità del lettore e lo porti ad ulteriori approfondimenti.
Questo tentativo rientra nei compiti evolutivi dell’epoca in cui viviamo, il tanto annunciato passaggio nell’Era dell’Aquario, era in cui all’Umanità è richiesto lo sviluppo della Mente e un approccio più scientifico alla vita e alla conoscenza. Detta così sembra di trovarsi davanti ad un paradosso, ma in realtà è proprio la sintesi che ci viene richiesta: dobbiamo avere un occhio scientifico nello studio di ciò che viene catalogato come metafisico, perché è solo così che l’uomo potrà dare una spiegazione a quei fenomeni che innegabilmente esistono ma di cui la scienza nega la veridicità solo perché non è ancora in grado di spiegarli. Ecco perché dobbiamo attingere ad una forma di conoscenza più antica e profonda che alcuni studiosi hanno definito Scienza dello Spirito.
Si usa il termine spirituale per intendere quel mondo di luce e di bellezza, di ordine e di proposito, del quale parlano le Sacre Scritture, quel mondo che è oggetto di attenta ricerca da parte degli studiosi e in cui sono sempre penetrati i pionieri della famiglia umana per tornare poi a narrarci le loro esperienze usando vari mezzi: trattati e saggi, racconti epici, poesie, romanzi, musiche e dipinti, ecc.Si manifesta vera spiritualità non solo accendendo un cero o dando qualche spicciolo ad un povero, ma soprattutto portando qualità etiche nella quotidianità, rendendo questa ‘spiritualità’ una nota presente della vita di tutti i giorni, un contatto costante con l’essenza più profonda di noi stessi. Infatti spirituale vuol dire ‘spirito che si manifesta’, Divinità in manifestazione. E quando un essere umano è animato dallo Spirito, anche se non fa nulla, anche se non parla, si sente che c’è qualcosa di speciale e di magico in lui.
Etimologia del termine
Partiamo subito dal punto di vista etimologico per definire cos’è l’esoterismo. Secondo J.M. Riviere in Storia delle dottrine esoteriche l’origine del termine è collegato al verbo greco eisotheo, la cui tradizione letterale è : faccio entrare. Il significato del termine scaturisce perciò dalla sua origine etimologica, in quanto ‘far entrare’ significa aprire una porta, permettere cioè di penetrare dal di fuori al di dentro.
Nel linguaggio ordinario invece l’aggettivo ‘esoterico’ assume il significato di riservato, di segreto.
Nell’Enciclopedia curata da Diderot nel 1756, Formet, riprendendo il termine da Clemente di Alessandria, qualifica il termine ‘esotericos’ come termine proveniente dal greco col significato di interiore (da eso, dentro), e definisce esoterica la dottrina ‘segreta’ dei filosofi dell’Antichità.
Ben due fonti fanno quindi risalire il termine ai greci, confermando nell’Antica Grecia l’origine di molti Misteri, terra a cui l’Occidente deve riportare lo sguardo come culla della propria Civiltà. Ma qualunque ne sia l’esatta etimologia, l’esoterismo viene da sempre visto come la tendenza ad “un insegnamento estremamente riservato, a cui venivano ammessi soltanto alcuni individui che avevano ricevuto una preparazione specifica. Gli altri, la massa, erano tagliati fuori. Gli stessi concetti, venivano appositamente ammantati di doppi significati, camuffati in più modi, quando addirittura i testi non venivano nascosti completamente alla vista, nei templi o in luoghi inaccessibili.”
La spiegazione di tanta tutela e segretezza è assolutamente comprensibile: ancora oggi, dove persino in paesi che si definiscono ‘democratici’ è a volte difficile farpassare al pubblico argomenti scomodi, figuriamoci secoli fa quando gli esoteristi vivevano ai margini delle istituzioni ufficiali del sapere e grande era la preoccupazione di preservare le loro conoscenze dalle accuse della Chiesa,accuse che il più delle volte portavano a morte certa.
Per ovviare a ciò possiamo dire che esistevano due tipi di insegnamento che prevedevano due specie diverse di riti: quelli pubblici, praticati all’aperto ed accessibili a tutti ( insegnamentoessoterico) e quellisegreti, praticati nel chiuso del tempio e accessibili solo ad un numero molto ristretto di persone (insegnamentoesoterico).
Nel passato, purtroppo, la parola Esoterismo cadde nel discredito a causa del suo impiego abusivo, fatto da parte di ciarlatani ignoranti. E ancora oggi molti utilizzano in modo inappropriato ed erroneo l’attributo “esoterico”, con il comprensibile risultato di creare confusione e rigetto, da parte delle persone che non ne conoscono il vero significato.
L’esoterismo, invece, è addirittura molto più che una filosofia, è un grandioso insieme di insegnamenti e pratiche, che costituiscono l’Anima di tutte le varie religioni e filosofie del mondo. Questo insieme di insegnamenti, purtroppo, è arrivato fino a noi oggi mutilato e deformato, e praticamente irriconoscibile. L’Umanità attuale possiede perciò solo “alcuni poveri resti”, o particelle sfigurate di questa antica Scienza Ancestrale, della quale le nostre attuali scienze positive non rappresentano altro che il grado inferiore di investigazione.
E tuttavia, questa “Scienza Sacra” o “Scienza dell’Anima” – la quale c’insegna che il mondo è una manifestazione del Pensiero Divino – è l’unica capace di condurre l’umanità verso il proprio Vero destino