Cosa è la Parapsicologia
Esistono due significati del termine “Parapsicologia”, uno più ristretto e tecnico ed uno, invece, più generale e indefinito.
- Il primo riguarda una branca della Scienza che, come tale, è definita dal suo metodo e dal suo oggetto d’indagine. Mentre il Metodo risponde ai criteri del procedere scientifico (costruzione logica delle ipotesi, verifica sperimentale, correzione delle ipotesi, metodi matematici e così via) l’Oggetto è definito dallo studio della Percezione Extrasensoriale e dalla Psicocinesi. Secondo la prima di esse gli esseri viventi potrebbero comunicare senza ricorrere agli Organi di Senso; nella seconda gli esseri viventi potrebbero agire sul mondo materiale senza avvalersi degli “strumenti motori” o d’altro genere che normalmente mettono in opera a quello scopo. Gli studi portati avanti per tutto il 1900 hanno evidenziato conferme più che attendibili alle due ipotesi sopra menzionate.
- L’altro significato del termine Parapsicologia è invece quello più diffuso ed è definibile non tanto per i suoi Metodi e gli Oggetti di sue indagini, quanto per la “funzione sociale e psicologica” che è venuta a svolgere nel corso dei millenni. Essa risponde a bisogni, diffusi e peraltro comprensibili, di quel “Soprannaturale”, di definitezza Esistenziale ed Escatologica che, seppur rivestiti di tecnologie non differiscono sostanzialmente da certi bisogni tradizionali. La Parapsicologia, quindi, non come Scienza ma come surrogato spirituale, come Psicoterapia Eterodossa e come garanzia sullo scopo e la ragion d’essere dell’essere umano e del Mondo. Un Mondo che va conosciuto non solo perché fenomeno antropologico e sociale ma perché se ne possono far scaturire Idee e Pratiche indubbiamente stimolanti ed utili.
Quindi ci possiamo chiedere se esiste un Metodo d’indagine utile alla Parapsicologia. Per rispondere a questa domanda è necessario definire questa Disciplina nei suoi rapporti storici con la Metafisica (o Metapsichica) e la Psicotronica. Per tornare alla modernità solo nel 1889 fu coniato il termine Parapsicologia dal Filosofo e Psicologo Tedesco, Max Dessoir, per caratterizzare e dividere gli Stati Psicologici Abituali dagli Stati Psicologici Patologici. Questa Disciplina non studia soltanto gli Stati Psicologici insoliti e non patologici ma anche tutti i fenomeni paranormali soggettivi ed oggettivi suscettibili di derivare da quegli Stati Psicologici.
Il termine parapsicologia fu coniato intorno al 1889 dal filosofo e psicologo Max Dessoir. Il termine fu poi adottato da J.B.Rhine nel 1930 in luogo di “ricerca psichica“ al fine di indicare un significativo discostamento dalle metodologie di laboratorio allora utilizzate.
Il termine deriva dal greco παρά (para) e psicologia. I parapsicologi indicano i fenomeni psichici oggetto della loro ricerca con il termine “Psi“, termine che intende essere descrittivo senza che vi sia sotteso un meccanismo.
Gli Inizi
Nel 1875, Edmund Gurney e Frederic W. H. Myers affermarono di avere riunito un buon numero di casi, a loro dire accertati, di telepatia spontanea. Essi quindi vollero intraprendere degli esperimenti, per vedere se fosse possibile provocare la trasmissione di pensiero, e trovare così la spiegazione di quello che ritenevano un fenomeno di telepatia spontanea: e interessarono sir William Fletcher Barrett al loro progetto.
Nel 1876 il Prof. W. Barrett lesse una relazione sui suoi esperimenti all’Assemblea dell’Associazione Britannica, tenuta a Glasgow, che fu accolta con disdegno ed esclusa dall’inserzione nell’Annuario dell’Associazione.
Nel 1882 venne fondata a Londra la Society for Psychical Research (SPR). L’istituzione di tale società fu il primo passo che gli scienziati fecero per organizzarsi al fine di investigare i presunti fenomeni paranormali. I primi associati furono filosofi, studenti, scienziati, educatori e politici come Henry Sidgwick, Arthur Balfour, William Crookes, Rufus Osgood Mason and Charles Richet.
L’SPR distinse i propri studi in diverse aree: telepatia, ipnosi, fenomeni di Reichenbach, esperienze di apparizioni, e gli aspetti psichici dello spiritismo. Uno dei primi lavori svolti dall’SPR fu il “censimento delle allucinazioni” volto a ricercare esperienze di apparizioni e allucinazioni in persone sane prive di problemi psichici. Tale ricerca fu il primo tentativo di dare una valutazione statistica dei fenomeni paranormali; la successiva pubblicazione del rapporto, nel 1886, Phantasms of the Living costituisce ancora oggi una fonte importante per la ricerca parapsicologica. L’SPR divenne un modello per altre associazioni simili che sorsero in altri paesi europei e negli Stati Uniti d’America verso la fine del XIX secolo.
Nel 1885 a New York nacque l’American Society for Psychical Research (ASPR) soprattutto grazie al supporto dello psicologo William James.
Oggi sia la SPR che la ASPR continuano le loro ricerche su fenomeni paranormali. Il fine della SPR è dichiarato in ogni numero del proprio giornale: esaminare senza pregiudizio e con spirito scientifico quelle facoltà dell’uomo, reali o supposte, che appaiono inesplicabili a qualsiasi ricognizione generale.
Nel 1897, Carl Gustav Jung, appena ventiduenne, tenne una conferenza nella quale sostenne l’idea dell’esistenza di una “forza vitale”, l’anima, che supera di molto la nostra coscienza, portando una vasta documentazione di fenomeni di materializzazione, telecinesi, sdoppiamento, telepatia, chiaroveggenza, i sogni profetici. Condusse degli esperimenti utilizzando come medium la propria cugina di 15 anni, e nella tesi di specializzazione sostenne per la prima volta che nello stato di trance emergono una o più personalità inconsce che sono presenti nel medium (proiezione esterna di complessi autonomi dell’inconscio).
Nel 1948, arriva a concludere che
«Dopo aver raccolto, nel corso di mezzo secolo, esperienze psicologiche di molti uomini e in molti paesi, non mi sento più così sicuro […] che una metodologia e una riflessione esclusivamente psicologiche possano venire a capo dei fenomeni in questione. Non soltanto le constatazioni della parapsicologia, ma anche le mie stesse riflessioni teoriche mi hanno condotto a certi postulati che toccano la sfera delle rappresentazioni della fisica atomica, ossia del continuum spazio-tempo. Con ciò si solleva il problema della realtà transpsichica, che è il fondamento diretto della psiche» |
(JUNG C.G. (1920/1948), I fondamenti psicologici della credenza negli spiriti, in: Opere, vol. 8, Bollati Boringhieri, Torino 1976) |