Il termine esoterismo deriva dal greco ἐσωτερικός che significa “faccio entrare”, “introduco” ed indica una conoscenza accessibile solo ad un ristretto numero di individui, gli “iniziati”.
Sembrerebbe perciò contraddittorio parlare attraverso uno strumento pubblico ed universale, quale Internet, di problematiche destinate all’attenzione di pochi.
Certamente l’obiettivo non è quello di di “svelare” l’esoterismo, tantomeno in poche pagine. Questo vuole essere solo un excursus nel tempo e nello spazio sul tema in modo da stimolare la ricerca individuale, la quale sola può dare qualche speranza di comprendere l’essenza di queste tematiche.
Il tema centrale della conoscenza esoterica è quello che ogni essere pensante non può non essersi posto: quale è l’origine ed il fine della nostra esistenza e dell’universo, che validità ha la conoscenza umana?
Nelle varie epoche storiche la conoscenza esoterica, che pure per sua intima natura è destinata a restare privilegio di pochi, si è manifestata in grado di influire profondamente sulla coscienza sottile ed anche di determinare accadimenti epocali.
Da un punto di vista puramente geografico vi sono due approcci apparentemente diversi all’esoterismo, quello orientale e quello occidentale.
Apparentemente diversi perché la cultura occidentale ha manifestato differente approccio solo negli ultimi due millenni (ancor più nell’ultimo millennio), ma si è profondamente nutrita alle origini di tutti gli apporti filosofici, religiosi, di concezione del mondo, che la cultura orientale gli ha fornito.
L’Oriente ha saputo conservare conoscenze tradizionali che solo adesso l’Occidente sta rivalutando, conscio che il percorso occidentale ha consentito il raggiungimento di un benessere e di un predominio materiale, ma è costato in termini di ansie spirituali, solo parzialmente lenite dalla via occidentale all’esoterismo.
Il punto di contatto tra queste due culture e tradizioni è la Civiltà Egizia.
Sinteticamente la cultura egizia fu favorita dalla particolare situazione geografica: il Nilo, il Sole, fonti naturali proiettate sul mondo soprannaturale, di ogni vita e di ogni morte, furono esempi evidenti di concetti esoterici. La civiltà egizia accolse gli innumerevoli influssi della cultura orientale e su tali principi basò un’organizzazione sociale religiosa.
Le divinità egizie, Osiride – Il Sole, Iside – La Luna, Amon, Rah, Toth, Ptah (il supremo che creò il sole e la luna) possono condurre all’essenza del trascendente, perché meno manomesse dalla religione.
Tra le tradizioni orientali quasi mitologiche, è esotericamente importante la tradizione Vedica, che trova canonizzazione nelle Upanishad.
Dietro racconti di ispirazione naturalistica si celano profondi significati: la natura simboleggiata dalle divinità asiatiche (Cibele, Ishtar, Tammuz, Anat), fornisce attraverso le piante ed in particolare attraverso l’albero, la bevanda di immortalità (amrta) e nasconde il dio dell’oltretomba, Yama. Indra, capo dei Deva, aveva sottratto l’amrta agli Asura, una stirpe di esseri divini, titanici, immortali. A sua volta Mara sottrasse ad Indra la folgore ma avrebbe fallito l’impresa poi riuscita, presso l’albero, a Buddha: la conoscenza del soprannaturale.
Tutte queste lotte tra dei e semidei sono assolutamente analoghe a quelle narrate dalla mitologia occidentale e greca, le lotte tra titani, nati dall’unione di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra). Notiamo la perfetta analogia tra la mitologia del simbolo “albero” ed il racconto biblico di Adamo e Eva con l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male e l’Albero della Vita. Poniamo l’accento a tal proposito come la concezione religiosa sia profondamente diversa da quella puramente esoterica ed eroica: il gesto di Adamo, che coglie il frutto dell’Albero della Vita, gesto eroico di conoscenza e di suprema elevazione, viene letto in chiave sacerdotale come atto peccaminoso, causa di dolore e sofferenza. Analogamente nel mito di Prometeo, condannato ad essere incatenato a testa in giù, con il fegato roso da un avvoltoio, reo di avere donato agli umani la conoscenza (il fuoco simbolico).
Altre saghe mitologiche orientali degne di menzione esoterica sono quella di Ghilgamesh e quelle assiro-babilonesi delle divinità Zù e Baal.
In Occidente nel frattempo, nell’ambito della civiltà greca, esoterismo e filosofia spesso si sovrappongono. Le più antiche scuole filosofiche della Antica Grecia erano scuole di esoterismo ed erano destinate, per una parte, a pochi scelti discepoli.
Tra le tante teorie filosofiche citiamo in questa sede la teoria platonica sulla formazione delle idee e sulla loro origine, che sostiene l’identità concettuale della realtà con ciò che può essere pensato. Dal “Parmenide”:
“Tu non puoi conoscere ciò che non è, poiché ciò che può essere pensato e ciò che può essere è la stessa cosa“.
Perciò se Dio esiste e può essere pensato, pensandolo ne limitiamo l’essenza, riducendolo ad una nostra idea. Allora bisogna forse distinguere due principi divini: quello concepibile e quello inconcepibile.
Alcuni secoli dopo la sapienza cabalistica avrebbe precisato questi principi come Keter (il Principio Pensabile) e l’Ain Sof (l’Inconcepibile).
Restiamo in Occidente, nella civiltà Romana antica si era sviluppato, sia pur se importato dall’Oriente, un culto intriso di conoscenza esoterica, il culto di Mithra.
Secondo il mito, Mitra, rivestito del fogliame ricavato da un albero (simbolo ricorrente in tutte le antiche tradizioni), sfidò il Sole, che si incarnò in un toro.
Afferrato il toro saldamente per le corna, nonostante la corsa sfrenata dell’animale, non mollò la presa finché il toro, esausto, si rifugiò in una caverna (altro simbolo ricorrente nella mitologia tradizionale) ove Mitra riuscì ad ucciderlo. Il ROSSO sangue del toro nutrendo la TERRA fece sviluppare rigogliosissima la VERDE vegetazione.
Abbiamo messo in evidenza alcuni elementi simbolici che lasciamo alla meditazione ed all’intuizione del lettore più attento. Il mitraismo ebbe nell’antichità grande splendore ed ancor oggi possiamo ammirare resti di templi mitraici (ad esempio, a Roma, nei sotterranei della Basilica di San Clemente, poco distante dal Colosseo).
In questo excursus spazio-temporale troviamo spesso concezioni molto simili che si manifestano in epoche storiche o in zone geografiche molto distanti tra loro.
La Mitologia greca, matrice originale per la successiva mitologia romana, contiene messaggi esoterici capaci di elevare la coscienza umana alla comprensione del trascendente.
Ricordiamo la leggenda dei Titani, di Minerva (Dea della Sapienza, nonché delle Arti Liberali e della Guerra, che raccoglie così in sè i valori espressi da Venere e da Marte), la leggenda del Minotauro e del Labirinto, di Teseo e del filo di Arianna, la spedizione di Giasone alla conquista del Vello d’Oro, il giardino delle Esperidi.