Occultismo parte 2 – La nascita della Società Teosofica
Con la nascita della Società Teosofica nel 1875 ad opera della veggente russa Helena Petrovna Blavatsky, con l’ausilio di un celebre scrittore americano, il colonnello Henry Steel Olcott, la storia dell’occultismo conobbe un impulso significativo nella direzione di una maggiore affermazione come dottrina metafisica autonoma, rivolta alla diffusione di concetti e valori ritenuti universali.
Mentre infatti per «teosofia» si intendeva fino allora un corpo di conoscenze associato alla cabala e alle tradizioni filosofico-sapienziali del neoplatonismo cristiano,
il proposito della neonata società fu di «riconciliare tutte le religioni, sette e nazioni in un sistema comune di etica, basato su verità eterne».
A New York, la Blavatsky compose la sua prima opera fondamentale, Iside svelata, telepaticamente guidata a suo dire da maestri o mahatma risiedenti su un piano astrale, che suscitò un forte impatto nella pubblica opinione, e nella quale rivelava al grande pubblico i misteri della sapienza occulta, tracciando i retroscena spirituali dell’evoluzione del genere umano. La sua seconda opera di rilievo fu La dottrina segreta, articolata in due volumi intitolati Cosmogenesi e Antropogenesi.
Membri di spicco della Società Teosofica, che comprendeva personaggi come Thomas Edison e Abner Doubleday, furono i britannici Annie Besant e Charles Webster Leadbeater, quest’ultimo vescovo della Chiesa Cattolica Liberale.
Besant incontrò a Londra la Blavatsky nel 1887, succedendole alla guida della Società alla sua morte nel 1891; socialista fabiana e appassionata militante femminista, trascorse molti anni in Asia e in particolare in India dove si batté per la sua liberazione politica.
Disse di essere rimasta abbagliata dalla Dottrina segreta, grazie alla quale
«tutti i miei rompicapo, enigmi e problemi sembravano dissolversi».
Leadbeater, conosciuto come enfant terrible della teosofia e instancabile viaggiatore, pubblicò numerosi libri sull’anatomia occulta dell’essere umano, sulle entità che lo circondano, sui piani di esistenza dopo la morte, e sulle diverse forme di chiaroveggenza.
Sosteneva che le sue capacità gli consentivano di attingere alla memoria universale del mondo, o cronaca dell’akasha, in cui sarebbero registrati tutti gli eventi, i pensieri e le immagini che hanno attraversato la storia del cosmo.
Altri esponenti di rilievo della Società Teosofica furono il britannico Geoffrey Hodson, studioso di yoga, buddhismo, e delle nature angeliche, anch’egli appartenente alla Chiesa Cattolica Liberale, e l’austriaco Rudolf Steiner, il quale tuttavia ne uscì nel 1913, prediligendo un approccio teosofico basato sul cristianesimo europeo anziché sulle commistioni orientali e induiste, oltre che in polemica con la promozione che la Besant e Leadbeater stavano facendo allora del giovane Jiddu Krishnamurti come nuovo Buddha e persino come nuovo Cristo reincarnato. Secondo Steiner, infatti, il Cristo non sarebbe potuto tornare fisicamente, ma solo come corpo eterico.
Da Occultismo – JOANNY BRICAUD